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Aduana Stars, la miglior difesa

Ciò che rende assurda l’impresa dell’Aduana Stars nel 2010 non è aver vinto il campionato ghanese da neopromossa, ma in che modo questo successo sia maturato.

“Gli attacchi vincono le partite, le difese vincono i campionati”

Questa massima è uno dei grandi mantra di questo sport. Nel calcio questa è una tendenza ormai molto frequente, a qualsiasi latitudine e in qualsiasi categoria: la squadra che al termine del campionato riesce a subire meno gol è spesso quella che finisce per vincere il campionato. Sicuramente è stata questa la filosofia che ha caratterizzato la stagione 2009/2010 dell’Aduana Stars, squadra con base a Dormaa, in Ghana, detentrice di un record davvero unico e irripetibile.

Una granitica certezza in panchina

Fondata nel 1985, nel 2009 la squadra biancoblu si era classificata seconda nella Division 1 ghanese, garantendosi la promozione nel massimo campionato, la Premier League, al quale avrebbe partecipato per la prima volta in assoluto. L’Aduana Stars era considerato dagli addetti ai lavori come una delle più probabili candidate alla retrocessione e il pessimo inizio in campionato, con solo 2 punti nelle prime tre partite, sembrava confermare le impressioni della vigilia. Ma ben presto le certezze granitiche degli esperti iniziarono ad incrinarsi.

Qualche sospetto poteva venire anche soltanto a guardare chi fosse alla guida della squadra di Dormaa. In panchina, infatti, era seduto Herbert Addo, allenatore esperto e capace, che già in passato aveva compiuto imprese storiche. Era stato lui l’artefice dell’approdo alla finale della Champions League Africana dell’Ashanti Gold, persa contro i marocchini del Raja Casablanca. Se c’era un uomo in Ghana che poteva operare un miracolo sportivo, quello era sicuramente Addo.

Aduana Stars di nome e di fatto

L’allenatore decise di puntare sulla solidità della difesa per provare a vincere qualche partita in più: mai scelta poteva rivelarsi più azzeccata. I biancoblu iniziarono così a macinare risultati positivi, riuscendo quasi sempre a tenere la porta inviolata. Il calcio spettacolo e la prolificità offensiva non erano certo la priorità per Addo e la squadra sembrava sposare in toto la sua filosofia difensivista. Ben presto le sabbie mobili della zona retrocessione vennero distanziate e l’Aduana Stars si ritrovò a disputare un campionato di vertice.

A partire dal 1996, il titolo di campione del Ghana era stato diviso tra due sole squadre, Asante Kotoko e Hearts Of Oak, che avevano letteralmente dominato la scena per quasi 15 anni. Quell’anno, però, le cose sembravano poter cambiare. La candidata principale al titolo, per uno scherzo del destino, era proprio quell’Ashanti Gold che Addo aveva condotto ad un passo dalla gloria nella Champions League africana 13 anni prima. Ma la nostalgia non è un sentimento utile se si vogliono ottenere risultati nel mondo del calcio. Addo guidò i suoi uomini alla vittoria contro l’Ashanti Gold nel girone di andata e poi pareggiò la sfida di ritorno. Ancora nessuno lo sapeva, ma quelle due partite sarebbero state le più importanti della storia degli Aduana Stars.

Prima dell’ultima giornata, infatti, l’Ashanti Gold si trovava primo in classifica, con un margine di soli tre punti sugli Aduana Stars.  Il campionato per gli uomini in biancoblu poteva già definirsi strabiliante così, ma una particolare combinazione di risultati avrebbe potuto far realizzare l’impensabile. Gli uomini di Addo dovevano vincere la loro ultima partita contro il Berekum Arsenal. Nel frattempo, era necessario che l’Ashanti Gold perdesse la sua contro l’altra squadra di Berekum, il Chelsea. Qualora le due squadre fossero arrivate a pari punti, infatti, gli scontri diretti avrebbero premiato gli Aduana Stars.

La storia è così incredibile che non potrebbe non avere un lieto fine: i biancoblu vinsero la loro partita, l’Ashanti Gold perse clamorosamente la propria. Gli Aduana Stars erano i nuovi campioni del Ghana.

Le favole migliori sono brevi…

L’incantesimo, però, non era destinato a durare molto. In estate Addo minacciò di abbandonare la squadra se la società non gli avesse offerto un nuovo contratto. In più, i malumori nello spogliatoio iniziarono ad avvelenare l’ambiente. Il massimo della tensione fu raggiunto pochi giorni prima dell’esordio nella Champions League Africana, quando l’autore del primo gol in assoluto in Premier League della squadra, Richard Addai, venne alle mani col vice allenatore Ben Zola e fu cacciato.

Non certo la maniera migliore per avvicinarsi all’impegno continentale, che per colpa di un sorteggio sfortunato oppose ai Fire Boys i marocchini del Wydad Casablanca, che vinsero con un netto 3-0 nella partita di andata, ipotecando la qualificazione. Ancora una volta, Herbert Addo fu costretto ad abbandonare la massima competizione per club africana per mano di un club di Casablanca, dopo la sfortunata finale del 1997. Gli Aduana Stars non subivano 3 gol in una singola partita da più di un anno.

La magia che aveva permesso il miracolo dell’anno precedente sembrava ormai essersi persa. Di lì a poco tempo la dirigenza degli Aduana Stars decise di allontanare Addo, che, in rotta di collisione con la società, si era reso addirittura irreperibile per alcuni giorni. Si sparse addirittura la voce che il mister fosse stato minacciato fuori dal centro di allenamento da un tifoso armato di coltello adirato per le prestazioni deludenti dei campioni in carica. 

I giorni migliori erano ormai un ricordo, ma la straordinarietà di ciò che era riuscito ai Fire Boys era destinata a restare. L’impresa di questa squadra va ben oltre la soddisfazione di aggiungere il proprio nome all’albo d’oro della competizione, e supera anche il gusto di riuscirci da neopromossa, contro ogni pronostico.

… ma sono ricordate per sempre

Gli Aduana Stars infatti sono entrati non solo nella storia del campionato locale, ma in quella del calcio mondiale, grazie ai numeri incredibili di quella stagione. I biancoblu, infatti, ottennero la vittoria del campionato subendo soltanto 10 gol in 30 partite, registrando ben 20 clean sheet stagionali. Lo stadio di casa, il Nana Agyemang Badu I, si rivelò un vero e proprio fortino: gli Aduana Stars vinsero tra le mura amiche ben 13 volte. Ma il dato più impressionante è quello che riguarda la produzione offensiva: la squadra di Addo infatti realizzò soltanto 19 gol in quella stagione, 0.63 di media a partita. Solo 5 di questi vennero segnati nella partite in trasferta. Pochissimi, ma sufficienti a vincere il titolo.

Fino a quel momento, il record per l’attacco meno prolifico capace di vincere un campionato apparteneva ai turchi del Trabzonspor, che nel 1980 si laurearono campioni con 25 gol in 30 incontri, 0.83 di media a partita.

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Un’impresa di tale portata non poteva che modificare completamente il DNA degli Aduana Stars, che da quel momento divennero una presenza fissa nella Premier League ghanese e che tuttora portano avanti la filosofia di quella squadra vincente. Poco spazio allo spettacolo, grandissima attenzione alla difesa. La squadra di Dormaa riuscirà a vincere un altro campionato qualche anno più tardi, nel 2017, dopo un terzo e un secondo posto nel 2015 e nel 2016, grazie anche alla presenza in rosa di alcuni degli eroi del 2010, come i difensori Wahab Adams ed Emmanuel Okuoko, veri e propri cardini dell’insuperabile difesa degli Aduana Stars. 

La vittoria del 2017 sembra essere un altro scherzo del destino. Nel marzo di quell’anno, infatti, era venuto a mancare l’artefice principale del miracolo del 2010, Herbert Addo. Impossibile, per i più romantici, fare a meno di pensare che con la sua eredità avesse contribuito a portare a casa anche quel titolo. Perché gli attacchi vincono le partite, ma le difese, e gli uomini, vincono i campionati.


Immagine di copertina realizzata da PSM SPORT (base tratta da ghanasoccernet.com)

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