Categorie
Resto del mondo

La Noche Amarilla: la festa del calcio in Ecuador

La Noche Amarilla: una festa di calcio per tutti i tifosi del Barcelona Guayaquil. Una notte affascinante.

Il Barcelona Guayaquil è, con LDU Quito (Liga Deportiva Universitaria) ed Emelec, uno dei club storici e più popolari dell’Ecuador. Fondato nel 1925 da un gruppo di catalani residenti nel quartiere di El Astillero, vanta il record di campionati ecuadoriani vinti – sedici, l’ultimo qualche settimana fa – e due finali di Libertadores, entrambe perse, negli anni ’90.

E proprio nell’ultima decade del secolo passato il club ha lanciato un evento che oggi è la principale attrazione sportiva della città. L’allora presidente Isidro Romero Carbo, nel 1994, ebbe l’idea di presentare i nuovi acquisti del club durante una serata in un hotel. L’evento ebbe un notevole successo, con molti tifosi rimasti fuori per mancanza di spazio.

“L’unica notte in cui esce il sole”

Così dall’anno successivo quel momento si trasformò nella Noche Amarilla, la notte gialla. Una giornata di festa allo stadio Monumental, in seguito intitolato proprio a Romero Carbo, con musica, fuochi d’artificio, intrattenimento artistico, presentazione della nuova maglia, fino ad arrivare all’appuntamento principale: un’amichevole nella quale i tifosi avrebbero potuto vedere per la prima volta in azione tutta la rosa del Barcelona.

Nella prima edizione gli avversari furono i colombiani dell’América di Cali, che vinsero 3-1 e che furono invitati anche in altre edizioni. Nel 1996 arrivò un avversario di assoluto prestigio, ovvero il Grêmio vincitore della Libertadores, per la presentazione di un campione di fama mondiale, il camerunese Cyril Makanaky, che con i Leoni Indomabili partecipò ai Mondiali del 1990, giocando tutte e cinque le partite della Nazionale africana.

Alle prese con un evento che riunisce 70.000 spettatori allo stadio, il Barcelona decise di cedere i diritti della Noche Amarilla ad un’impresa di eventi, che diede alla giornata i definitivi contorni di un vero e proprio spettacolo, nel quale il calcio era l’attrazione principale. Per aumentare le aspettative, per diverse edizioni gli avversari furono i concittadini dell’Emelec, divisi da una rivalità ferocissima, chiamando il match Clásico del Astillero.

Solo nel 2001 la Notte Gialla non venne organizzata, poiché il Barcellona stava attraversando una crisi finanziaria, risolta però negli anni a seguire. Nel 2010 successe un episodio curioso. All’inizio del secondo tempo, contro i colombiani del Millonarios, il Barcelona tornò in campo indossando una divisa alternativa. I tifosi la trovarono talmente brutta che accolsero la squadra con una pioggia di fischi. L’allenatore Juan Manuel Llop fece tornare i giocatori precipitosamente negli spogliatoi per indossare di nuovo la maglia precedente.

Nel 2020 poi, in Barcelona-Delfín, successe dell’incredibile… tra gli spalti. La “kiss cam”, ossia la telecamera che ti obbliga a baciare il proprio vicino di posto, ha inquadrato un uomo abbracciato ad una donna. L’uomo, visibilmente preoccupato, ha comunque dato il bacio alla sua “partner”. L’esitazione dell’uomo ha fatto storcere il naso ad alcuni tifosi, che hanno rintracciato il suo profilo sui social e hanno scoperto che la donna presente con lui allo stadio non era la sua partner abituale. Insomma, alla Noche Amarilla non manca davvero niente, neanche le storie di alto tradimento d’amore.

A partire dal 2016, il Barcelona ha deciso di invitare ogni anno una leggenda del calcio mondiale per giocare con la squadra di casa. Il numero di maglia assegnato rappresenta l’anno di anniversario del club. Il primo ospite è stato Ronaldinho, con la maglia numero 91. Poi fu il turno di Diego Forlán, che ricevette anche una proposta di ingaggio (non accettata), e Kakà, che segnò una doppietta nello spettacolare 6-2 contro i peruviani dello Sport Boys. Quella partita fu particolarmente importante. Per la prima volta, infatti, il Barcellona era riuscito a vincere tre “Notti” di fila ed è ancora oggi la più grande vittoria nella storia di questo evento.

Negli ultimi due anni gli invitati sono stati due italiani: Andrea Pirlo nel 2019 e Alessandro del Piero nel 2020. Il grande ospite dell’edizione del 2021 sarà “El JefecitoJavier Mascherano, ritiratosi pochi mesi fa. La partita è in programma il 14 febbraio e l’avversario sarà il neo-promosso Nueve de Octubre, squadra di Guayaquil. Il Ministero della Sanità, però, ha confermato il divieto di eventi pubblici, così quest’anno la Noche Amarilla sarà a porte chiuse. Senza tifosi non sarà lo stesso, probabilmente tanti tradimenti non verrano svelati, ma una serata di alto livello come questa, resta affascinante anche così.


Il meglio del calcio internazionale su Sottoporta: Intervista a… Andraž Struna

Fonte immagine di copertina: Twitter Chino Gomez

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *