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Bohemian FC, l’orgoglio di Dublino

Perché il Bohemian Football Club è il cuore di un’intera città, Dublino, di un’intera nazione, l’EIRE, e di un intero popolo, quello irlandese.

La forza del calcio è così grande che sa mettere a tacere una rivalità storica, un odio millenario sfociato più volte in crudeli scontri ed attentati. Il calcio è evidentemente più forte della religione e della politica, altrimenti per il più famoso degli sport inglesi non ci sarebbe mai stata un’alba a casa della dea Ériu, quell’Irlanda dove regna oggi il cattolicesimo e la tradizione gaelica ha prevalso sull’invasore inglese. Se così non fosse stato, oggi non potremmo parlare di una bellissima favola nata proprio qui sulle rive del fiume Liffey, dove personaggi di immenso spessore come James Joyce, Samuel Beckett e Oscar Wilde hanno scritto dei capolavori letterari che tutto il mondo ammira. In questa meravigliosa cornice, racconteremo la storia del Bohemian Football Club, l’orgoglio di Dublino.

Prima della paralisi di Joyce

“Se ho scelto Dublino per scena è perché quella città mi appariva come il centro della paralisi.” Con queste parole James Joyce apostrofa la sua città natale, teatro della sua più grande opera, “The Dubliners”. La Dublino di Joyce, però, quella paralizzata dalla politica e dalla religione, è ben diversa dalla Dublino che andremo a raccontare. Per capire come è nata la stella del Bohemian, bisogna riavvolgere il nastro e tornare a 24 anni prima rispetto alla pubblicazione di “Gente di Dublino”.

Siamo nel settembre del 1890 e un gruppo di studenti sta per realizzare un sogno, dare vita al primo Football Team della città. Non più solamente Hurling e Gaelic Football, ma anche calcio, ecco perché il 6 settembre 1890 non può essere una data qualsiasi a queste latitudini. Quel che è certo è che, almeno in questo caso, non si può parlare di paralisi. Gli anni ’90 dell’Ottocento, piuttosto, furono per Dublino anni di fermento, considerando che di lì a poco sarebbero nati anche gli eterni rivali dei Bohs, lo Shamrock Rovers Football Club, attualmente la squadra più titolata d’Irlanda.

Il calcio è evidentemente più forte della religione e della politica, altrimenti per il più famoso degli sport inglesi non ci sarebbe mai stata un’alba a casa della dea Ériu, quell’Irlanda dove regna oggi il cattolicesimo e la tradizione gaelica ha prevalso sull’invasore inglese.

Gli albori del calcio in Irlanda

Il Bohemian non fu solamente la prima squadra della capitale, ma fu anche tra le prime protagoniste, nonché tra i padri fondatori, dell’Irish Football League prima e della League of Ireland poi. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti sul campo dai Bohs c’è anche l’orgoglio di essere l’unica società calcistica del paese ad aver sempre presenziato nella massima serie nazionale, traguardo che non molte squadre al mondo possono vantare.

Il primo storico successo dei rossoneri si fece aspettare qualche anno, ma finalmente nel 1908 il Bohemian alzò al cielo l’Irish Cup, torneo istituito nel 1881 ed estremamente prestigioso in Irlanda. Dal 1921 i Bohs presero parte alla League of Ireland; quell’anno si classificarono secondi, alle spalle dei neo campioni e concittadini del St. James Gate per soli 2 punti.
Tre anni dopo, però, il Bohemian sarebbe diventato campione d’Irlanda per la prima volta nella sua allora breve storia. Un altro importante trofeo che andò a riempire la bacheca dei Gypsies – soprannome della prima squadra di Dublino – fu la FAI Cup vinta nel 1928, tassello importantissimo che permise ai rossoneri di assicurarsi il loro primo “Double”, impresa poi ripetuta nel 2001 e nel 2008.

Il Bohemian tra i professionisti

Il 1969 fu l’anno che segnò ufficialmente l’entrata dei Bohemians tra i professionisti con l’acquisto del primo giocatore non “amateur”, l’attaccante Tony O’Connell, ex Shamrock Rovers e Dundalk (il secondo club più titolato d’Irlanda), storiche rivali dei Bohs. Un passo tanto discusso quanto necessario questo, dato che gli anni ’70 portarono a Dalymount Park due titoli domestici, due coppe di lega e due FAI Cup, risultando essere così gli anni più prolifici della storia del Bohemian. Anni in cui per la prima volta il club di Dublino si affacciava in Europa, togliendosi pure qualche soddisfazione.

Direttamente dalle parti di Dalymount Park

Il sogno europeo

Le porte dell’Europa si aprirono per il Bohemian nella stagione 1970-71 grazie alla vittoria della coppa nazionale, che portò i Dubliners alla UEFA Cup Winners’ Cup, competizione istituita nel 1960 e abolita poi nel ’99, alla quale partecipavano appunto le squadre vincitrici delle coppe domestiche. A Dalymount Park fece visita il Gottwald, squadra della Repubblica Ceca oggi conosciuta come Fastav Zlín, non di certo un avversario insormontabile per gli uomini in divisa rossonera. Eppure l’incitamento della folla in visibilio per lo storico debutto europeo non fu abbastanza, i cechi passarono per due reti a una in Irlanda e poi riuscirono a tenere botta nella gara di ritorno, fermando il Bohemian sul 2-2 al Letnà Stadion di Zlín. Il sogno europeo dei Bohs non durò più di una notte.

Nella stagione 1975-76 arrivò l’occasione del riscatto per i Dubliners che avrebbero tentato l’impresa colossale in European Cup contro i Glasgow Rangers campioni di Scozia, squadra che incarna valori completamente opposti rispetto a quelli del Bohemian FC e di tutta la Repubblica d’Irlanda. A nulla sono valsi gli sforzi degli irlandesi, strapazzati in casa dai Light Blues, ma capaci di fermare il risultato sul pareggio nel ritorno ad Ibrox.

Dopo anni di buio, finalmente la luce

Il 10 agosto del 2000 il Bohemian è di scena a Pittodrie, casa degli scozzesi dell’Aberdeen, una compagine che sembrava una corazzata in confronto agli irlandesi. Ma il calcio sa regalarci momenti magici che restano impressi nella storia e nella mente di quei fortunati che poterono assistere all’impresa di quella lontana estate di quasi ventidue anni fa.
I Dons passano al 62esimo con una rete di Robbie Winters, ma quando i giochi sembravano chiusi, un guizzo di un difensore, Shaun Mahers, nativo di Dublino, riapre la partita all’81esimo.

Scocca il minuto 87 e la palla arriva dalle parti di Trevor Molloy che, da buon centravanti, non fallisce una delle poche occasioni della gara. I Bohs sono avanti in Scozia contro ogni pronostico e al ritorno non dovranno fare altro che tenere il risultato. E per poco non ci riescono, il 24 agosto al Tolka Park di Dublino… non fosse stato per un autogol di Dave Morrison. Ma poco importa, i Bohs superano l’Aberdeen e passano al turno successivo. Verranno poi eliminati al secondo turno dai tedeschi del Kaiserslautern, nonostante la vittoria di misura in Germania, ma questa è un’altra storia.

Notizie da Dalymount Park

La stagione calcistica è finita da poco in EIRE e per il Bohemian è stato un anno amaro, che ha visto sfumare di poco la qualificazione alle competizioni europee. Un timido quinto posto finale che non soddisfa molto i tifosi dalle parti di Phibsborough che, dopo le due vittorie consecutive tra le mura amiche contro Drogheda United (qui sotto alcune foto della partita) e soprattutto contro i rivali cittadini (e campioni d’Irlanda) dello Shamrock Rovers FC, hanno letteralmente sfiorato il cielo con un dito.

  • Bohemian

Una vittoria in FAI Cup avrebbe potuto risollevare il morale dei Gypsies del nord di Dublino, giunti in massa al fantastico Aviva Stadium per sostenere i propri beniamini, impegnati nella finale contro il St. Patrick’s Athletic. Nulla da fare, la coppa rimane a Dublino, ma lontano da Phibsborough, custodita dalla squadra di San Patrizio ad Inchicore.

Ora le speranze sono tutte nella nuova, entusiasmante stagione che partirà il 19 febbraio con la trasferta di Sligo. E state tranquilli che, se rispecchierà la nuova maglia, sarà una stagione stupenda!


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Immagine di copertina tratta da: Gegenpresse Magazine/Bohemian FC – account Twitter

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