La Unofficial Football World Championships è una tra le storie più curiose del mondo del calcio per nazionali. La UFWC può far diventare campione del mondo anche Kosovo, Costa Rica e Corea del Nord…
8 settembre 2025. Il Kosovo è campione del mondo. E non stiamo scherzando. Il 2-0 dei Dardanët sulla Svezia, valido per le qualificazioni al Mondiale 2026, è stato senz’altro un risultato sorprendente. La vittoria ha fatto seguito alla sonora sconfitta per 5-0 subita qualche giorno prima in Svizzera e ha notevolmente scompigliato le carte all’interno del gruppo B. Dopo due giornate quest’ultimo vede la Svizzera prima a 6 punti, il Kosovo secondo a 3 punti e Svezia e Slovenia insieme a 1 punto.
Tra le altre cose, si è trattato della prima vittoria della storia dei kosovari ottenuta contro una nazionale tra le prime 30 del ranking FIFA. Al di là dell’aspetto puramente di campo, però, il Kosovo – che ha ottenuto il riconoscimento da parte della FIFA solo nel 2016 – si è garantito un altro risultato: il titolo di nazionale campione del mondo.
Nel marzo del 2014 la nazionale del Kosovo ha giocato la sua prima partita di calcio ufficiale, un’amichevole contro Haiti. È stata una catarsi: l’incontro è stato seguito con una passione degna di una finale della Coppa del Mondo.
Julian Borger, giornalista del Guardian
Ma come è possibile? Per capirlo dobbiamo andare a indagare la genesi e lo sviluppo della Unofficial Football World Championship. Si tratta di un curioso modo di applicare al calcio per nazionali il concetto “chi vince regna”, tipico del pugilato o del wrestling. Si parte dalla nascita del calcio per nazionali, risalente a oltre 150 anni fa, e si arriva ai giorni nostri. Una lunghissima catena che ha visto avvicendarsi decine di campioni diversi. È un concetto che nacque quasi per scherzo nel 1967, quando la Scozia batté per 2-3 a Wembley l’Inghilterra campione del mondo nel Torneo Interbritannico. Allora i tifosi scozzesi, per via del fatto che si trattava della prima sconfitta degli inglesi dal Mondiale dell’anno prima, si sentirono in diritto di auto-definirsi i “campioni del mondo non ufficiali”.
Si arriva così al 2002 quando James Allnutt, Paul Crankshaw, Jostein Nygård e Roberto Di Maggio decisero di mettere nero su bianco questa idea e di creare la Unofficial Football World Championship. I quattro pubblicarono l’albo d’oro sul sito web Rec.Sport.Soccer Statistics Foundation. Tutt’oggi la mastodontica cronologia – mai riconosciuta ufficialmente dalla FIFA – è attiva e aggiornata.
Il giornalista Paul Brown, nel 2011, scrive invece un libro sulla UFWC. In seguito crea anche un sito web e dei profili social, dopo che già nel 2003 portò l’idea agli onori delle cronache scrivendoci un articolo per la rivista FourFourTwo. Oggi purtroppo il sito web non è più attivo dalla primavera 2024, mentre il profilo X ha cessato le sue pubblicazioni a novembre 2024. Poco male, comunque: la fonte ufficiale primaria rimane la pagina su Rec.Sport.Soccer Statistics Foundation. L’idea ha contagiato così tante persone che è impossibile che possa essere fermata da qualche impedimento. Basti pensare che la UFWC ha una sua pagina Wikipedia in sedici lingue diverse.
Come si è evoluto l’albo d’oro
La prima partita conteggiata è, naturalmente, la prima della storia tra nazionali: Scozia–Inghilterra 0-0, giocata il 30 novembre 1872. Il pareggio rese necessario guardare al match successivo per assegnare il primo titolo, e fu così che l’Inghilterra, battendo la Scozia 4-2, divenne la prima campionessa del mondo non ufficiale. Da lì iniziò un lunghissimo passaggio di consegne che, per quasi mezzo secolo, non oltrepassò mai i confini di Gran Bretagna e Irlanda. All’epoca, infatti, le selezioni britanniche disputavano quasi esclusivamente incontri tra di loro.
Bisognerà attendere il 16 giugno 1931 perché il titolo sbarchi finalmente nel continente, grazie al clamoroso 5-0 dell’Austria sulla Scozia. Da allora, la catena non si è più interrotta: nella storia della Unofficial Football World Championship si sono giocate 1029 finali, e – curiosità delle curiosità – la numero 1000 è stata proprio Argentina–Francia a Lusail, forse la più bella finale di sempre.
Senza scendere nei particolari di tutte le volte che lo scettro è passato di mano, ci viene in mente una domanda. Che è la seguente: il titolo di campione del mondo non ufficiale corrisponde al titolo di campione del mondo ufficiale? La risposta è: non sempre. Dal 1930 al 1954 non è mai stato così, soprattutto per via della già citata tendenza delle nazionali britanniche a non giocare molto contro gli “estranei”, e quindi a tenere il titolo all’interno dei propri confini. Un’altra causa è che talvolta il titolo poteva anche entrare nel Mondiale senza premiarne il campione. È il caso del 1950, quando il Cile nell’ultima partita del suo girone del Mondiale sconfisse gli Stati Uniti e si prese il titolo UWFC, ma non passò il turno e quindi potè detenere il titolo anche dopo la rassegna.
Nel 1958, invece, il Brasile ottenne il titolo UFWC proprio sconfiggendo la Svezia nella finale del Mondiale. Andando avanti negli anni è poi diventato sempre meno comune che non ci fosse questa corrispondenza, ma dal 1966 al 2022 per 6 volte su 15 è comunque successo che i due titoli appartenessero a nazionali diversi. Nella fattispecie: nel 1970 la nazionale campione del mondo ufficiale era il Brasile e quella non ufficiale la Svizzera; nel 1990 erano Germania e Grecia; nel 1994 erano Brasile e Colombia; nel 2002 erano Brasile e Olanda; nel 2006 erano Italia e Uruguay; nel 2014 erano Germania e Qatar. Nelle ultime due edizioni, invece, il Perù (nel 2018) e la Croazia (nel 2022) si sono presentate ai Mondiali da campioni UFWC in carica, prima di cedere il titolo rispettivamente a Francia e Argentina.
La globalizzazione del calcio ha poi permesso a realtà inattese ed “esotiche” di salire sul trono dei campioni non ufficiali. Tra i nomi più curiosi figurano Curaçao e Costa Rica (1963), Austria (1968), Bulgaria (1985), Galles (1998), Angola (2004), Zimbabwe (2005), Venezuela e Georgia (2006), Corea del Nord (2011), Kuwait (2013), Giordania e Qatar (2014), Costa d’Avorio, Sierra Leone e Liberia (2024). La nazionale che è entrata nel 2025 da campione del mondo non ufficiale è stata l’Algeria, che il 10 giugno ha ceduto il titolo alla Svezia in un’amichevole persa 4-3. Poi gli svedesi, come abbiamo visto, hanno perso il titolo dopo sole due partite a favore del Kosovo.
Chi ha giocato più partite da campione UFWC?
La nazionale ad essersi aggiudicata piu volte il titolo di campione del mondo non ufficiale è la Scozia. La Tartan Army ha disputato 149 “finali” e ne ha vinte 86, soprattutto per via dei numerosi incontri tra squadre britanniche di cui accennavamo prima. Seguono l’Inghilterra con 146 finali e 73 vittorie, l’Argentina con 116 finali e 73 vittorie e l’Olanda con 96 finali e 58 vittorie. Al quinto posto troviamo l’Italia, con 79 finali e 45 vittorie. A completare la top 10 figurano la Russia (intesa anche come Unione Sovietica), il Brasile, la Francia, la Germania e la Svezia.
Le nazionali che sono state almeno una volta campioni UFWC sono in totale 54. Un primato molto significativo, infine, appartiene all’Italia: quello della striscia più lunga. La nazionale di Mancini, infatti, da Olanda-Italia 0-1 del settembre 2020 a Italia-Spagna 1-2 di ottobre 2021 ha difeso con successo il titolo per 21 volte di fila. È un record condiviso con l’Olanda del biennio 2008-2010. L’appuntamento è ora fissato per il 10 ottobre, quando il Kosovo affronterà in casa la Slovenia, sempre per le qualificazioni al prossimo Mondiale. Staremo a vedere se e per quanto tempo riusciranno a difendere la storica conquista del titolo.
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