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Lucas Vàzquez, práctico e galactico

In quella che potrebbe essere la sua ultima stagione con i blancos, Lucas Vàzquez si è confermato un giocatore fondamentale per il Real.

Lucas Vàzquez è arrivato al Real Madrid nel 2007. Da quel momento, tolta una parentesi annuale all’Espanyol, non ha più lasciato i Galacticos. In sei stagioni con i blancos il galiziano è stato fra i principali protagonisti del grande Real di Zidane, vincitore delle storiche tre Champions League consecutive.

La duttilità tattica di Vàzquez è sicuramente la caratteristica che più lo ha reso uno dei giocatori favoriti da Zinedine Zidane. Al suo ritorno nella capitale, dopo l’esperienza a Barcellona, il galiziano è inizialmente diventato una preziosa riserva per la collaudata BBC. Con il passare delle stagioni, però, il tecnico francese lo ha schierato anche in zone meno offensive, arretrandolo a tal punto da farlo diventare il terzino titolare del Real di oggi.

La mappa dei ruoli di Transfermarkt dà un’idea della versatilità di Vàzquez che ben ha saputo valorizzare Zidane

Dall’attacco alla difesa

Nella partita di Champions vinta dal Real Madrid contro l’Atalanta per 3 a 1, Vàzquez ha giocato l’ennesima partita di qualità e concretezza in entrambi le fasi di gioco. Schierato da esterno difensivo destro in una difesa a 5, il galiziano aveva il compito di neutralizzare e mettere in difficoltà il diretto avversario: Robin Gosens. La prestazione di Vàzquez è stata da incorniciare: primo per duelli difensivi vinti per i suoi (9/16), il numero 17 ha registrato due passaggi chiave, ha vinto 3 dribbling su 4 tentati e ha siglato l’assist per il gol di Asensio nel finale. La sua posizione ha destato particolare interesse soprattutto in fase di possesso quando, assieme a Mendy saliva a fare la mezzala lasciando le corsie esterne ai duelli individuali per Valverde e Vinicius Jr.

Con l’Atalanta, quindi, Vàzquez ha dato l’ennesima dimostrazione del perché a Madrid non stanno soffrendo l’assenza di Carvajal come ci si aspettava. Eppure l’intuizione di schierare il canterano da terzino destro viene da lontano. Era il 5 dicembre 2015 e l’allora tecnico Rafa Benitez decise di schierarlo non come al solito da esterno offensivo destro, bensì come esterno basso. Il Real vinse 4 a 1 col Getafe e Vàzquez mise a referto 2 passaggi chiave in 90 minuti. Era solo l’antipasto di un esperimento che sarebbe tornato utile a Zidane quasi sei anni più tardi.

Le prime tre stagioni al Real

Con l’esonero di Benitez e l’arrivo del tecnico francese nel 2016, Lucas viene utilizzato con continuità in alternativa al trio Bale-Benzema-Ronaldo, diventando spesso l’equilibratore di un Real a trazione anteriore. Le sue prime tre stagioni al Bernabeu sono da sogno: i blancos vincono tre Champions di fila e Vàzquez ne è co-protagonista. Nella prima vittoria, in finale contro l’Atletico, il giovane galiziano segna addirittura il primo rigore nella lotteria finale.

I numeri delle “prime” tre stagioni di Vàzquez al Real rendono l’idea della costanza e dell’alta qualità delle prestazioni che gli valgono la riconferma fra i titolari anno dopo anno. Autore di 7 gol e 16 assist nelle sue prime due stagioni, nel 2017/2018 è leader della squadra per presenze (53), passaggi chiave per 90 minuti (2.82) e xA90 (0.33), nonché secondo miglior assistman (7) dopo Karim Benzema. Senza mai entrare in pianta stabile fra i titolarissimi, Lucas diventa però il jolly a cui Zidane non rinuncia mai.

Dopo il clamoroso addio di Zizou, la complicata stagione 2018/2019 vede avvicendarsi sulla panchina del Real Lopetegui prima e Solari dopo, per poi assistere al ritorno di Zidane. L’annata è fallimentare, ma Vàzquez è nel podio per xA (4.72) venendo schierato esclusivamente da esterno destro offensivo e quasi sempre partendo dalla panchina. Il ritorno di Zidane è una boccata d’ossigeno per tutto l’ambiente madridista, ma proprio la stagione 2019/2020, quella dell’atteso riscatto, sarà la peggiore per Lucas.

Vàzquez ha sempre speso parole di elogio per Santiago Solari

Il ritorno di Zidane al Real

Dopo aver saltato un totale di 7 partite in quattro anni per infortunio, nella passata stagione Lucas Vàzquez è stato costretto a saltare ben 16 partite. I problemi al polpaccio e una frattura al piede hanno condizionato fortemente la stagione del galiziano, che è tornato a regime solo dopo la pausa per il lockdown. Al suo rientro, però, la svolta: nelle ultime quattro presenze in campionato (vinto proprio dai blancos) Vàzquez è stato utilizzato esclusivamente da terzino destro. Un’evoluzione tattica che ricorda molto quella di Juan Cuadrado alla Juventus, con risultati per entrambi notevoli.

L’esperimento, iniziato da Benitez nel 2015, è diventata l’ancora di salvezza del Real privo di Carvajal, perseguitato dagli infortuni muscolari. In realtà la duttilità tattica di Vàzquez (e del suo corrispettivo mancino Mendy) ha permesso a Zidane di schierare una difesa a 3, come avvenuto con l’Atalanta, per sfruttare le abilità offensive e di ripartenza dei suoi esterni. In quella che potrebbe essere la sua ultima stagione con i blancos, Vàzquez rischia di giocare una delle sue migliori annate della carriera, avendo già registrato 2 gol e ben 7 assist.

L’avventura del numero 17 al Bernabeu potrebbe dunque essere ai titoli di coda, ma con una Liga ancora aperta, il passaggio del turno in Champions e gli Europei alle porte, l’occasione di vedere l’ennesima stagione da eroe nella penombra di Lucas Vàzquez è davvero concreta. E chissà che Zidane non lo convinca a rinnovare…


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Fonte foto copertina: IG @lucasvazquez91

Di Umberto De Marchi

Appassionato di tattica e delle storie sconosciute del calcio, sono un grande appassionato di musica e consumatore seriale di podcast.

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