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Raúl Jiménez, uno Zlatan per i Lupi

La rincorsa all’ultimo piazzamento europeo si fa incandescente in Premier League. I Wolves, con il loro Zlatan messicano, vogliono nuovamente un posto in Europa League.

In una domenica di quasi metà luglio, al Molineux Stadium. Una partita delicata, in quel di Wolverhampton.
La squadra di Nuno Espirito Santo si trova di fronte ad un punto di svolta della stagione: quando ormai mancano solo 360 minuti alla fine del campionato, sono 6 i punti da recuperare per agguantare il quinto posto. Piazzamento che equivale all’Europa.
Avversario di oggi è l’Everton di Carlo Ancelotti, quella squadra che“ha le potenzialità, ma non si applica”. I Blues sono undicesimi in campionato e reduci da un deludente pareggio contro il Southampton.
I Wolves devono portare a casa il bottino pieno per continuare a sperare nella qualificazione all’Europa League, anche alla luce dei risultati delle altre rivali.

Il Burnley è uscito indenne da Anfield, strappando un fortunoso pareggio per 1-1 contro il Liverpool. Un gol in tuffo di Jay Rodriguez gela – si fa per dire – i Reds, i quali sbattono contro un muro chiamato Nick Pope.
Ci ha provato 23 volte il Liverpool a segnare: un palo, ma soprattutto otto tiri parati, di cui cinque da dentro l’area di rigore. Un record per il giovane portiere della squadra di Sean Dyche.

Meglio ha fatto, invece, lo Sheffield United. McGoldrick, McBurnie, McGoldrick: i Blades battono 3-0 il Chelsea e momentaneamente sono sesti in classifica, proprio davanti ai Wolves. Bisogna fare punti.
Giocheranno più tardi Arsenal – ottavo a 50 punti – e, soprattutto, Manchester United, quinto a 58.

La sblocca lo Zlatan messicano

Tra Wolves e Toffies non sembra regnare l’equilibrio. I padroni di casa hanno il pallino del gioco, sfruttano il talento, in fase d’impostazione, dei due centrocampisti centrali, Leander Dendoncker e Rúben Neves. Ma sono soprattutto i tre là davanti a portare maggior scompiglio nella difesa degli ospiti.
Pedro Neto è una spina nel fianco sulla fascia destra grazie ai suoi cross, ma è il numero 10, il portoghese Daniel Podence, che è particolarmente in giornata: quando punta i difensori dell’Everton, riesce sempre a creare dei pericoli.
Chiedete a Lucas Digne, il quale, sul finire del primo tempo, lo sgambetta in area di rigore. L’arbitro, inevitabilmente, fischia.

Sul dischetto va il numero 9, lo specialista Raúl Jiménez: Pickford spiazzato, vantaggio dei padroni di casa negli ultimi istanti dello stoppage time.
È stato direttamente coinvolto in 35 gol del Wolverhampton in questa stagione, fra tutte le competizioni: nessuno, in Premier League, è stato così decisivo per il suo club come lui. Di questi, 25 portano direttamente la sua firma d’autore. Con il gol di oggi è arrivato a quota 16 reti in campionato quest’anno. E non è un caso che sia il miglior marcatore di sempre per i Wolves in Premier League.

Possente attaccante messicano, può ricordare, a primo impatto, i numeri 9 più autentici e puri che la tradizione calcistica ci abbia offerto nel corso della storia. È infatti un giocatore estremamente fisico e solido, abile nel far salire la squadra e temibilissimo nei duelli aerei.
Eppure, non è un semplice numero 9. È estremamente dotato palla al piede, ha una tecnica eccellente e, soprattutto, è imprevedibile nella giocata: tutte qualità che l’hanno portato all’appellativo di “Zlatan messicano”.
Formatosi nel Club América, dopo una parentesi deludente all’Atletico Madrid, esplode nel Benfica e si consacra tra i Wolves, diventando una vera leggenda del club. Non a caso è il miglior marcatore del Wolverhampton in Premier League.

Una vittoria superba

A confermare la giornata brillante che vivono i padroni di casa, ci pensano ancora i due centrocampisti centrali.
Dapprima un colpo di testa del belga Dendoncker, che viene perso da Jadden Branthwaite, a due minuti dal suo esordio assoluto in Premier League. Quindi, un assist brillante del portoghese Rúben Neves per il connazionale Diogo Jota, che batte ancora una volta Pickford.
Il punteggio è fisso sul 3-0.

E come se non bastasse, Espirito Santo ha mandato in campo anche l’uomo più pericoloso dei padroni di casa, Adama Traore. Il passivo rischia di essere ancora più pesante per gli ospiti, ma il tiro da pochi passi dell’attaccante spagnolo s’infrange sulla traversa.

Per l’Everton, terza partita consecutiva senza successi.
I Wolves, invece, strappano tre punti fondamentali e si confermano al sesto posto in classifica, a tre sole lunghezze dal Manchester United. La lotta per l’Europa continua. E il Wolverhampton si candida ad un ruolo di primissimo piano, con lo Zlatan messicano a trascinare tutti.


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Foto tratte dagli account Twitter di B/R Football e WhoScored

Di Matteo Cipollone

Sempre alla ricerca di una storia particolare da raccontare, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da scoprire. Amo studiare storia e rimango affascinato da quello che essa ci offre. Accumulo libri e talvolta li leggo pure. Unisco due belle passioni: il calcio e la scrittura.

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