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Nkunku, il nuovo che avanza

Complice un inizio di stagione sontuoso, con 5 gol già realizzati in Champions League, il giovane francese è tornato ad essere un nome particolarmente apprezzato dagli addetti ai lavori. Con interessanti valutazioni sul suo percorso…

Dover convivere con la fama di predestinato non è mai semplice per un giovane talento. Pressioni e attenzioni si moltiplicano e alle qualità tecniche, alla crescita solo ed esclusivamente calcistica, bisogna aggiungere altri elementi che in genere si acquisiscono solo con l’esperienza e con la possibilità di sbagliare. È forse per questo che la stella di Christopher Nkunku ha cominciato a brillare solo ora che la carta d’identità recita 24 anni. Un peccato per alcuni, un bene per altri. A giudicare dai mormorii che stanno accompagnando la sua crescita, però, c’è da immaginare che si tratti solo dell’inizio di una carriera importante.

Come d’incanto

Tra gli elementi di cui necessita un giovane calciatore per emergere figura certamente la personalità. Se vogliamo, anche la sana incoscienza di andare oltre schemi e cliché. È necessario considerare sopra ogni altra cosa, tuttavia, l’impatto che assume l’ambiente in cui un calciatore cresce. Nel caso specifico di Nkunku, dunque, non si può sottovalutare quanto abbia influito crescere nella squadra più importante di Francia, il PSG. Un club dalle illimitate risorse economiche e pressioni che difficilmente può aspettare o rispettare i tempi di cui necessita un talento in via di definizione.

Dopo l’esordio nel 2015 e una progressiva ma lenta crescita nello scacchiere dei parigini, per Nkunku le porte del Psg si sono improvvisamente sbarrate, conducendolo all’addio nel 2019. A puntare su di lui, investendo 13 milioni di euro, è stato il Red Bull Lipsia. Una manna dal cielo per il classe ’97, finito nel posto giusto al momento giusto per formare a tutto tondo le sue potenzialità. In Germania, laddove si è formato anche un suo caro amico, Marcus Thuram, Nkunku ha trovato il contesto ideale per emergere con gradualità. Dopo i 13 assist della prima stagione e le buone prestazioni della seconda, quest’anno il talentuoso centrocampista ha già messo a segno 10 gol e realizzato 5 assist. Numeri clamorosi che lo incoronano come uno dei migliori fantasisti d’Europa. È qui che entrano in gioco le valutazioni di cui sopra, specie sul fronte parigino.

Nkunku rimpianto PSG?

Il destino ha voluto che, proprio in questo inizio di stagione speciale, Nkunku ritrovasse da avversario il PSG in due occasioni, in Champions League. Dopo non aver brillato all’andata al Parco dei Principi, nella gara di ritorno il giovane francese è riuscito a timbrare il cartellino, come fatto già nelle prime due giornate di coppa contro Manchester City (addirittura una tripletta per lui!) e Bruges. Aver segnato nel confronto diretto ha difatti aumentato il rimpianto della società parigina, che, di fronte alla crescita esponenziale dell’ex talento dell’accademia, non può che porsi due domande.

Christopher Nkunku Lipsia
Nkunku con il premio di MVP dopo un match in Champions League (Fonte: Christopher Nkunku – Profilo Twitter)

Si diceva dei numeri, che a inizio novembre recitano 10 gol e 5 assist. Già qui potrebbe partire una prima provocazione, se si considera che i Monstars parigini (Messi, Mbappè e Neymar) hanno totalizzato in tre nello stesso arco di tempo esattamente gli stessi gol dell’estroso calciatore del Lipsia. Ma chiaramente il calcio non è fatto solo di statistiche e questa considerazione non vuole fare altro che sottolineare un dato.

Di certo il PSG non può avere rimpianti per la struttura e il peso assunto dal suo attuale reparto offensivo. Ciò che deve alimentare malumori e perplessità è invece il tipo di politica adottata, che porta a svendere i giovani talenti e a non credere mai fino in fondo nella loro possibilità di crescere, rinunciando anche a quella fidelizzazione di cui spesso si parla a Parigi. La storia di Nkunku è solo l’ultima di una lunga lista che comprende, tra i tanti, talenti come Maignan, Coman, Aouchiche, Timothy Weah e Adli. Insomma, ci sono cose che non si possono comprare e una di queste è la competenza nel valutare potenzialità e prospettive dei giovani calciatori. Un problema non indifferente, che forse sarebbe il caso di affrontare e risolvere.

Verso la grandezza

Tornando nello specifico su Nkunku, è da sottolineare ancora una volta come sia stato il contesto Red Bull a favorirne l’ascesa. In questo senso entra in gioco anche l’assennatezza del ragazzo, capace di resistere alla corte dell’Arsenal e di scegliere la Bundesliga. Nel campionato tedesco c’è tempo, spazio e relativamente poche pressioni sui calciatori: chiedere ai sopracitati Thuram e Coman. Da quelle parti puntare su un talento equivale ad inserirlo in un sistema dal sicuro avvenire, a costo di passare per ostacoli e difficoltà che chiaramente fanno parte di qualsiasi percorso. In questo si può vedere la bravura e la perizia dello staff del Lipsia, abile a cogliere l’occasione e a far crescere in casa un giocatore brillante e intelligente.

Nkunku Lipsia
Nkunku in azione (Fonte: RB Lipsia – Profilo Twitter)

Nonostante la sua natura tattica ambigua, un po’ da centrocampista e un po’ da attaccante, Nagelsmann prima e Marsch poi non hanno mai smesso di insistere sul talento e sulla creatività di Nkunku, schierandolo in 8 posizioni diverse (!) e concedendogli la possibilità di dare libero sfogo alla sua fantasia e alla sua visione di gioco. I frutti sono sotto gli occhi di tutti. Il francese è oggi un giocatore perfettamente inserito nel modello Lipsia, sia da un punto di vista tattico che di velocità di gioco.

Senza nulla togliere al club tedesco, ormai da anni al top anche in Europa, è lecito immaginare che a fine anno l’ex PSG possa spiccare il volo verso un club ancora più grande. Le sirene della Premier suonano con sempre maggiore insistenza e questo forse è il salto naturale per un calciatore che sta crescendo anche dal punto di vista fisico e dell’intensità. Con un obiettivo ben preciso in mente: la convocazione in Nazionale e il Mondiale in Qatar, anche per alimentare altri rimpianti dalle parti di Parigi.


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Fonte immagine di copertina: Profilo Twitter RB Lipsia

Di Domenico Abbondandolo

Nato nel 1996, collaboro per SportAvellino e PianetaMilan. Idealista convinto, credo in un calcio romantico e passionale. Nel tempo libero mi diverto a far dialogare Platone e Guardiola.

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