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Saranno Vincenti

Saranno vincenti: Daniel Farke

Cresciuto con la filosofia di Ralf Rangnick, Daniel Farke si è distinto per la sua promozione in Premier League con il Norwich e per il suo gioco aggressivo.

Dopo una carriera da attaccante nelle divisioni minori teutoniche, nel 2009 Daniel Farke si è ritirato dal calcio giocato. Subito dopo ha intrapreso la carriera di direttore sportivo al SV Lippstadt 08, il club con cui ha concluso la carriera da calciatore.
Nelle ultime giornate del campionato di sesta serie del 2009/10, il club gli ha offerto la panchina. E lui ha risposto con ottimi risultati e ha iniziato un ciclo durato sei anni, caratterizzato da ben due promozioni.
Tutto ciò ha comportato il passaggio alla seconda squadra del Dortmund, orfana di David Wagner, trasferitosi all’Huddersfield. In due anni ha lavorato a stretto contatto con Thomas Tuchel, aiutando a crescere diversi giocatori come Christoph Zimmermann o Marvin Ducksch, mai però veramente sbocciati.

Un nuovo ciclo

Il 2017 è l’inizio di un nuovo ciclo per il Norwich, squadra militante in Championship, con l’arrivo di Stuart Webber dall’Huddersfield nel ruolo di direttore sportivo. Come prima mossa, cerca una guida tecnica e tenta di pescare nella squadra riserve del Dortmund. È la grande chance per Farke.

Il primo mercato inglese porta all’acquisto di diversi giocatori dai campionati tedeschi come Marco Vrancic dal Darmstadt o Moritz Leitner dall’Augsburg. L’organico si compone anche di giovani promesse come James Maddison o Alex Pritchard. Nonostante le incoraggianti aspettative, il campionato del Norwich è abbastanza anonimo, con un piazzamento a metà classifica e un gioco tutt’altro che spettacolare.

James Maddison, uno dei gioielli di Farke( fonte: sito ufficiale Norwich)

Ma con la stagione successiva arriva il grande salto di qualità. I 29 gol del neoarrivato Teemu Pukki, la classe di Emiliano Buendía e una giovanissima difesa costituita da Ben Godfrey, Jamal Lewis e Max Aarons, sono risultati fondamentali per la vittoria della Championship e per la conseguente promozione in Premier League.

Al suo esordio nella massima divisione, la squadra di Daniel Farke, nonostante il magro bottino, si mette in luce. Perché è una squadra propositiva. Il Norwich in stagione ha battuto i campioni in carica del Manchester City, mentre in FA Cup ha superato il Tottenham ai rigori. Risultati non da poco. Nessun punto raccolto, invece, contro l’invincibile Liverpool dell’ex collega Klopp. L’attaccante Teemu Pukki, andato velocemente in doppia cifra di goal, non ha deluso le aspettative dei tifosi ed ha confermato la sua prolificità anche in Premier.

Attaccare!

Il manager classe 76′ è figlio della scuola di Ralf Rangnick e del gegenpressing, ovvero il pressing successivo allaperdita del possesso palla. Come già detto, le squadre di Farke sono molto propositive. In un’intervista al quotidiano inglese The Indipendent nel 2017 ha rivelato:

“Non voglio che le mie squadre siano compatte per poi attaccare in contropiede. Voglio che i miei abbiano la palla per 90 minuti e che dominino le partite”

Daniel Farke

Secondo quanto riportato da WhoScored, i Canaries sono a metà classifica come squadre in Premier per passaggi riusciti (circa l’80%) e per possesso palla, con una media del 50% a partita. Questo a testimonianza di una squadra che non ha paura di giocare a calcio a viso aperto e palla al piede, anche se da sfavorita. La difesa, però, ancora subisce troppo: il Norwich è una delle peggiori difese del campionato. Un aspetto sicuramente da migliorare.

Attaccare: questo il mantra di Farke (fonte: sito ufficiale Norwich)

Farke gioca principalmente con un 4-2-3-1, modulo che, durante la partita, può mutare in un 4-4-2 o in un 4-3-3.
In porta l’esperto Tim Krul, famoso per aver portato l’Olanda in semifinale ai Mondiali 2014, dopo essere entrato in campo solamente per parare i rigori. In difesa sono stati riconfermati i protagonisti della promozione 2018/2019. I terzini Jamal Lewis e Max Aarons creano diverse insidie alle difese avversarie con le loro sovrapposizioni, sfruttando gli spazi aperti dagli esterni d’attacco.

McLean e Trybull, nella zona nevralgica del campo danno un discreto equilibrio alla squadra e, quando possibile, innescano l’esplosività dei compagni sulla trequarti, ovvero l’estroso Buendía e il giovane Cantwell, autore di un grande campionato. Alle spalle del bomber Pukki, trascinatore della squadra, sono sempre presenti gli inserimenti di Marco Stiepermann, il quale solitamente si alterna con Ondrej Duda. Quest’ultimo, arrivato a gennaio in prestito dall’Hertha Berlino, ha parlato positivamente del suo nuovo allenatore in un intervista a The Pink Un:

“Gli piace comunicare con i giocatori, è una persona onesta. Se qualcosa non va, te lo dice in faccia. E questo mi piace molto.”

Ondrej Duda

Cerca di affrontare tutto con calma. Anche quando la squadra gioca male, lui non ha mai reagito in maniera aggressiva.

Ondrej Duda

Dalle dichiarazioni di Duda, si evince che la schiettezza di Farke ha effetti più che positivi: infatti, a prescindere dal risultato, il rapporto allenatore-giocatori è ottimo. E l’ex allenatore delle riserve del Dortmund lo ha molto spesso dimostrato in alcune interviste con Sky Sports Uk.

Il legame tra il manager tedesco e il club scade nel 2022. E nonstante le prestazioni del club in campionato, la dirigenza si è mostrata alquanto soddisfatta del suo operato. Daniel Farke ha ancora tanto da dimostrare.


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Fonte copertina: Dailymail.co.uk

Di Francesco Romeo

Napoletano, classe 2002. Studente di Scienze della Comunicazione e nel tempo libero parlo di sport, vista la mia incapacità a praticarli

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