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Il diario di bordo di Matteo Pessina

Un giocatore che nemmeno ci doveva essere, ma che è risultato decisivo in due partite e ci ha regalato una pregevole “collana calcistica”: questo è il diario di bordo di Matteo Pessina.

Il diario di bordo di Pessina potrebbe vincere il premio Nobel? Francesco Burdin diceva che “diari ed epistolari sono letteratura allo stato puro”. Se potessimo votare noi, il centrocampista italiano si accoderebbe a Giosuè Carducci, Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale e Dario Fo. Perché Matteo, nei suoi racconti sporadici ma incantevoli, durante tutto l’Europeo, ci ha emozionato, ci ha caricato, ci ha raccontato alcune cose che dall’esterno non si vedono. Ci ha fatto sentire parte della Nazionale.

Eppure Matteo non ci doveva essere. Il Mancio inizialmente l’aveva tagliato fuori dai 26 convocati. Solo l’infortunio del fragil-Sensi ha dato il pass per l’avventura europea del 24enne di Monza. Pessina era rimasto ad allenarsi con il gruppo azzurro nonostante l’iniziale bocciatura: il definitivo ok da parte della UEFA al cambio nell’elenco dei convocati azzurri lo ha reso uno dei protagonisti della spedizione. Il centrocampista dell’Atalanta ha chiuso la manifestazione con quattro presenze e due goal, al Galles e all’Austria. Non ha giocato la finale, ma Pex è ovviamente un campione d’Europa lo stesso, con merito. E il diario di bordo di Pessina merita almeno di essere letto intensamente. Al Nobel ci penseremo dopo…

Il diario di bordo di Matteo Pessina – parte 1

Coverciano, diario di bordo. Ieri sera un secondo prima di entrare in campo ho chiuso gli occhi, e mi sono passate davanti mille immagini. La prima volta che sono entrato in uno spogliatoio, con le panche di legno un po’ sgangherate e quell’odore inconfondibile che ogni sportivo riconosce: quello della fatica e della gioia. I rumore dei tacchetti sul pavimento, musica per chiunque abbia calcato un campo di calcio, dai campi polverosi di provincia all’Olimpico di Roma.

L’emozione della prima maglia indossata con un numero dietro. Il TUO numero. Quello che ti identifica, il primo nome con cui ti chiamano dalle tribune: “Va là, mica male quell’otto lì“. Le prime volte che assieme a mio papà guardavo la TV e sullo schermo di casa c’erano i grandi campioni avevo un brivido. Magari ero piccolo e non capivo, ma sentivo che si trattava di un qualcosa di unico, di impagabile. Ora so cosa vuol dire davvero. Adesso quel sogno è diventato realtà, anche se forse sto ancora sognando, con la stessa spensieratezza di quando ero bambino.

Volevo scrivervi di tante cose: della vita quotidiana qui a Coverciano, delle sfide a ping pong con il Loca (che a quanto pare portano benissimo). E nei prossimi giorni lo farò, prometto. Ma oggi lasciatemi ancora godere di questo momento meraviglioso. Di questo sogno realizzato. Ma soprattutto, del prossimo sogno. Quello che non voglio mettere qui per iscritto ma per il quale lotteremo tutti insieme, fino all’ultima goccia di sudore”.

Matteo Pessina, 17 giugno 2021

Ecco il diario di bordo di Matteo Pessina – parte 2

“Diario di bordo di Coverciano, parte seconda. La sfida con l’Austria è ormai alle porte, e qui a Coverciano continuiamo a lavorare sodo. Oggi dopo l’allenamento mi chiedevo: cos’è che fa di un insieme di calciatori un Gruppo, con la G maiuscola?

Forse i rituali: quelle cose che si fanno un po’ per scaramanzia, un po’ per piacere e che diventano parte della quotidianità. E qui di riti interessanti ne abbiamo diversi! Un rito che sicuramente ci ha accompagnato in questi giorni sono state le cene post partita: dopo la partita contro la Turchia, ad esempio, abbiamo fatto una grande grigliata sotto il cielo di Coverciano, come quelle che ognuno di voi fa. Ve l’avevo detto: siamo umani anche noi! Dopo il Galles, invece, abbiamo fatto una bella pizzata, lo chef napoletano si è fatto portare il suo forno personale fino a Coverciano!!! Ciro e Lorenzo erano tra i più felici e vi posso garantire che la pizza era davvero devastante.

Sono dai momenti che ogni italiano vive nel suo quotidiano che si cementa il nostro Gruppo: una grigliata o una pizza e vengono fuori le individualità, nascono amicizie, gli scherzi e i “tormentoni”. Ma una delle cose più belle di questo Gruppo è che davvero rispecchia quelle splendide parole che urliamo dal nostro cuore prima di ogni partita: “Fratelli d’Italia“! Siamo un gruppo di fratelli che vengono da ogni parte d’Italia: abbiamo accenti diversi (dovreste sentire quando io e Loca proviamo a cantare le canzoni napoletane che Lore, ormai autoproclamatosi DJ ufficiale della Nazionale, mette sul pullman!!!), abbiamo modi di dire diversi, magari anche caratteri diversi, ma siamo tutti accomunati da un unico grande sogno. Quello di portare i nostri colori nell’unico posto che meritano. Il più alto”.

Matteo Pessina24 giugno 2021

Qui il diario di bordo di Matteo Pessina – parte 3

“Diario di bordo, episodio 3. Dov’eravamo rimasti? Ah sì, alla notte magica di sabato con l’Austria. Ci ho messo un po’ a riorganizzare i pensieri perché in questi giorni tutto sembra scorrere incredibilmente veloce. Il pre-partita era iniziato con il solito messaggio motivazionale di Salva Sirigu, ormai un vero e proprio motivatore professionista! È dall’inizio dell’Europeo che ci manda messaggi pazzeschi sul nostro gruppo! Ogni volta sono lucciconi agli occhi e una gran voglia di spaccare il mondo. Salva, non vedo l’ora di leggere in che modo ci caricherai venerdì sera!

Ho visto che in tanti parlano anche del mio “diario di bordo”. L’altro giorno Leo e il Gallo mi hanno addirittura chiesto quando sarebbe uscito un nuovo capitolo! La verità è che raccontarvi quello che succede qui, rendervi partecipi di questa meravigliosa avventura azzurra è un modo per me di fissare nella memoria queste notti magiche!

Poi c’è stata la partita. E che gioia quel minuto 104. Quando Francesco, da terra, mi ha allungato la palla me la sono ritrovata li e l’unica cosa a cui ho pensato è: “Tirala forte in porta“. E così è stato. Mi dicono che la mia esultanza “di faccia” sia già un meme! Meno male, perché io di quei momenti mi ricordo davvero poco! Un gran boato, una gioia incontenibile e poi l’abbraccio con tutti i compagni, che mi hanno letteralmente “soffocato” con il loro amore! Ma la cosa più bella è stata il rientro. Uno pensa che dopo una battaglia di 120 minuti si sia sfiniti. E invece alle 6 di mattina avevamo solo voglia di cantare.. Notti Magiche! Tutti insieme!

Caro diario, dopodomani c’è un’altra partita difficilissima, contro la squadra che in tanti indicano come grande favorita di questo Europeo. In questi giorni ho realizzato tanti dei miei sogni di bambino. Ma il bello dei sogni è che quando ne realizzi uno, puoi subito buttarti sul prossimo. lo il mio non te lo scrivo perché lo conosci già. È il sogno che avevo da bambino. É il sogno che abbiamo tutti noi, qui a Coverciano e in ogni angolo della nostra Penisola. Ed è il sogno per cui lotteremo fino all’ultima goccia di sudore, contro il Belgio e, speriamo, anche oltre”.

Matteo Pessina, 30 giugno 2021

Il diario di bordo di Matteo Pessina – parte 4

“Diario di bordo, episodio 4. Caro diario, sono stati giorni frenetici. Andiamo con ordine. Contro la Spagna è stata davvero dura. Quel Signore con la S maiuscola di Luis Enrique e i suoi ragazzi ci hanno messo davvero in difficoltà. Ma è in queste partite che il nostro Gruppo si esalta. Abbiamo sofferto e lottato come Fratelli per 120 minuti. E poi i rigori. In quella valanga azzurra che ha travolto Jorginho c’era tutto: emozioni, orgoglio, fame, gioia e coraggio. Insomma lo spirito di noi italiani.

Il ritorno verso Coverciano, è stato come al solito speciale: alle 5 del mattino, tra abbracci e canti a squarciagola, il Berna che a Coverciano è di casa, ci ha fatto trovare dei bei vassoi di cornetti alla crema! Così siamo andati a letto con la pancia piena e il cuore gonfio di emozioni. E poi, come ormai è abitudine, il giorno dopo la partita io e Loca siamo andati in camera di Bare che è un grande esperto di vini, per degustare un bicchiere di vino e fare qualche chiacchiera tra amici!

Penso che questo sia il grande segreto di questa Nazionale: siamo 26 amici, tanti giocano insieme fin dalle nazionali giovanili e siamo davvero un gruppo di ragazzi che ama divertirsi, ridere, scherzare, stare insieme. Domenica andrà in scena l’atto conclusivo di questa splendida cavalcata. Mi piacerebbe dirvi che va già bene così, che siamo contenti comunque vada. Ma questo Europeo mi ha insegnato che nella vita sognare è importante. E il nostro sogno è vincere. In campo vanno in 11. Ma domenica saremo in 60 milioni a lottare, sudare, soffrire e spingere quella palla in rete. E noi italiani non abbiamo paura di nessuno!!!”.

Matteo Pessina, 8 luglio 2021

Ultimo capitolo

Diario di bordo, ultimo capitolo. Caro Diario, SIAMO CAMPIONI D’EUROPA! Ieri è stato un giorno speciale. Siamo stati ricevuti dalle più alte cariche dello Stato. Le parole di Chiello sono state perfette, hanno riassunto al meglio i sentimenti di tutti noi. Non a caso è il nostro Capitano! E poi il bagno di folla per le strade di Roma. un’emozione incredibile. Oggi è il giorno del “rompete le righe”. Sento la malinconia che ti dà la fine di un grande viaggio, quando riavvolgi il nastro delle emozioni e non puoi che pensare ai ringraziamenti.

Il primo che vorrei ringraziare è il nostro condottiero, mister Roberto Mancini. Ancora ricordo quando mi chiamò la prima volta. “L’Italia chiamò“, in tutti i sensi. Con lui voglio ringraziare lo staff che ha lavorato dietro le quinte per questo successo. Da Gianluca Vialli (e le sue profetiche parole, piene di valori) ai magazzinieri, dallo staff medico ai cuochi. “Stringiamoci a coorte“. Ci siamo stretti e abbiamo vinto. Grazie al mio compagno di ping pong Loca, al sommelier della Nazionale Barella, a DJ Insigne, alle manone di Gigio, alla mentalità di Chiello e Leo… insomma, a tutti voi, miei magnifici compagni di avventura.

Alla mia famiglia, ai miei amici e alla mia ragazza. Il primo sguardo era sempre per voi. E così sarà sempre. L’altra sera mentre stringevo quella coppa pensavo ai sacrifici che avete fatto per me. Spero di avervi resi fieri. Infine il mio ringraziamento va a tutti gli italiani. A quel popolo meraviglioso che in questi mesi ha dovuto affrontare prove durissime. E a chi ha sofferto la perdita di un affetto o del lavoro e magari domenica ha sorriso di nuovo dopo tanto tempo. A chiunque abbia lavorato giorno e notte per salvare vite nei nostri ospedali, medici e infermieri: i veri campioni siete e sarete sempre voi.

Caro Diario, oggi termina il più bel capitolo della mia vita fin qui. Ma non si chiuderà definitivamente, rimarrà dentro i cuori di ognuno di noi: saremo per sempre i Fratelli d’Italia di quella magica estate 2021. Da domani se ne aprirà uno nuovo. E io sarò pronto a scriverlo. Con orgoglio, Matteo.

Matteo Pessina, 13 luglio 2021

Grazie Matteo, grazie a te e al meraviglioso Gruppo di cui fai parte. Siamo tutti campioni d’Europa. Quando ci verrà la malinconia di questo periodo, senz’altro leggeremo questo tuo indimenticabile diario di bordo.


Il meglio del calcio internazionale su Sottoporta: L’Italia chiamò: siamo campioni d’Europa

Fonte immagine di copertina: Instagram Matteo Pessina

Di Cosimo Giordano

Opinionista sportivo nel tempo libero, founder di Sottoporta, amo la pizza e il calcio internazionale. Sono quel tipo che ogni tanto ripensa alla carriera di Pauleta e che va a curiosare sulle rose del campionato australiano.

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