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Resto d'Europa

Gift Orban, o il dono del gol

Gift Orban, la giovane stella del Gent è pronta a conquistare l’Europa a suon di reti.

Se esistesse un premio per il Paese con il reparto offensivo “most improved” dell’intero panorama calcistico, per il 2023 andrebbe assegnato di diritto alla Nigeria. Trascinato dai gol di Victor Osimhen, autentico mattatore della scorsa Serie A con la maglia del Napoli, il movimento calcistico nigeriano ha infatti visto nel corso degli ultimi mesi l’affermazione di numerosi talenti, sempre più protagonisti in giro per l’Europa. Dal neomilanista Chukwueze (ne abbiamo parlato qui) all’atalantino Lookman, passando per Wahi, Moffi e Boniface: sono tanti gli attaccanti delle Super Aquile che hanno trovato l’exploit, andando a costituire un potenziale davvero esplosivo per la stessa Nazionale. Un potenziale ulteriormente arricchito dal più giovane della compagnia, Gift Orban, stellina del Gent classe 2003, che da circa un anno sta segnando caterve di gol, attirando a sé le attenzioni di tantissimi top club.

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Come d’incanto

Analizzando il percorso compiuto sin qui dal giovane Orban – nato in Nigeria da madre togolese – ciò che colpisce innanzitutto è la sua apparente estemporaneità. Dopo i primi passi nel paese natale con la maglia del Bison, la sua carriera conosce infatti un’evoluzione improvvisa e inaspettata. Il punto di svolta avviene nel novembre 2021, quando in un torneo organizzato a Uyo, in Nigeria, dallo scout Ola Fowler, Orban conquista letteralmente la testa e il cuore di Torgeir Bjarmann, DS dello Stabaek, piccolo club norvegese.

Folgorato dalla prestazione del ragazzo, mostratosi in campo “sia istintivo che intelligente”, svariando su tutto il fronte offensivo, Bjarmann si attiva infatti per organizzare un provino a Bærum, nella periferia ad ovest di Oslo. Superato senza problemi il test, dopo la scadenza del visto turistico, lo Stabaek decide dunque di procedere con l’acquisto del ragazzo, con l’idea di seguirne progressivamente lo sviluppo.

Tempo tre settimane tra le riserve e Orban è già pronto. Fa il suo esordio tra i grandi, segna e da lì non abbandona più il rettangolo di gioco. Il suo impatto sulla stagione dello Stabaek, che nel frattempo milita nella Serie B norvegese, è a dir poco strabiliante: in 24 partite l’attaccante mette a referto 19 gol e 7 assist e trascina i suoi alla promozione. Il risultato di un simile impatto è tutto nei riconoscimenti individuali, che vedono Orban premiato come capocannoniere e miglior giovane del torneo.

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L’eccellente precocità messa in mostra nell’avventura in Norvegia è però solo un assaggio dello step successivo della carriera del formidabile talento nigeriano. A sorpresa, infatti, il 31 gennaio 2023 Orban si trasferisce a titolo definitivo al Gent per 3.3 milioni di euro. “Avrà bisogno di tempo”, chiosa il nuovo allenatore Vanhaezebrouck. Risultato? All’esordio è doppietta, la titolarità diventa così immediatamente realtà. Come d’incanto, ancora una volta.

Macchina da gol

Le due reti realizzate nella prima gara disputata con la maglia del Gent sono solo il preludio di un’esperienza decisamente esaltante. Nella prima mezza stagione in Belgio, infatti, Orban mette insieme cifre da capogiro, realizzando la bellezza di 20 gol in 22 partite. Numeri incredibili, ulteriormente impreziositi da due record. Con il poker rifilato allo Zulte Waregem, lo scorso 12 marzo l’attaccante nigeriano è diventato il primo calciatore nella storia del Gent a siglare una quaterna. Appena tre giorni dopo, addirittura, il classe 2002 ha centrato un primato europeo, realizzando in Conference League (Başakşehir-Gent 1-4) la tripletta più veloce nella storia delle competizioni UEFA per club (3 minuti e 25 secondi).

Come si evince dai dati appena elencati, le marcature multiple sono tra le specialità della casa della giovane stella nigeriana. Una dolce abitudine che il calciatore non vuole perdere, al punto tale da arrivare a considerare “non abbastanza” una tripletta, come dichiarato in un’intervista. Parole forti, che quasi manifestano un’ossessione nei confronti del gol. A ben vedere, però, più che di ossessione, usando un gioco di parole, è giusto parlare di dono. Entrando nei numeri, analizzandoli a fondo, emerge infatti come Orban sia una macchina da gol completa, capace di costruire le sue marcature per vocazione e non attraverso un mero istinto meccanico.

I suoi gol ci raccontano di una punta moderna, perfettamente in grado di dialogare con la squadra e dotata di mezzi tecnici non indifferenti per un ragazzo della sua età. Orban effettua una media di 4,3 tiri a partita, dato che massimizza la sua possibilità di segnare, ma lo fa in molteplici modi, risultando al tempo stesso efficace e imprevedibile. Dotato di buon dribbling, micidiale anche con il tiro dalla distanza, imprendibile in velocità, l’attaccante del Gent ha dalla sua un ventaglio di soluzioni che lo rende difficilmente marcabile. A ciò si aggiunge la grande forza nelle gambe, dovuta al baricentro basso, che gli permette di essere molto resistente in ogni situazione di gioco. Qualità eccelse, da talento puro, pertanto perfettamente plasmabili in ogni tipo di campionato o sistema.

Prospettive

Pur essendo basato su un incredibile talento naturale e su una precocità che di volta in volta fuga via ogni dubbio, la crescita di Orban ha ancora bisogno di qualche step intermedio prima di definirsi completa. Partendo da un’eccellente base tecnica e da ottime capacità cognitive di lettura del gioco, l’attaccante deve ancora crescere nel gioco aereo e può ulteriormente affinare il proprio senso della posizione. Proprio per questo motivo, pensando al suo futuro, appare del tutto sensata la scelta di rimanere ancora al Gent, malgrado le numerose offerte recapitate al club belga nel corso della sessione di mercato estiva.

In Belgio Orban avrà la possibilità di maturare ulteriormente e in serenità, confrontandosi ancora in una competizione come la Conference League, magari alla ricerca di nuovi primati, considerato l’inizio promettente con 4 gol nei turni preliminari. A “spezzare” la stagione ci sarà poi l’altro grande appuntamento per il definitivo exploit, la Coppa d’Africa. In attesa dell’esordio ufficiale, Orban sa di poter ambire alla convocazione e vuole ritagliarsi sin da subito un ruolo di primo piano anche in Nazionale. A poco a poco, affinando le sue qualità, la punta del Gent può mirare a formare con Osimhen una coppia decisamente esplosiva, che renderebbe la Nigeria una seria mina vagante a tutte le latitudini.

Restando sul medio periodo, verosimilmente al termine della stagione ’23-24 Orban sarà pronto per compiere il salto e tentare l’esperienza in un grande club. Per qualità, fame e attitudine, come detto, è altamente probabile che ci si trovi di fronte ad un attaccante destinato a segnare i prossimi anni del calcio europeo. I migliori club del vecchio continente sono dunque avvisati: chi lavorerà meglio, per tempistiche e progetto, lo convince e fa l’affare. Chi se lo assicura, infatti, si porta a casa un dono. Il dono del gol.


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Di Domenico Abbondandolo

Nato nel 1996, collaboro per SportAvellino e PianetaMilan. Idealista convinto, credo in un calcio romantico e passionale. Nel tempo libero mi diverto a far dialogare Platone e Guardiola.

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