Bandiera del Southampton, specialista dei calci piazzati. James Ward-Prowse è questo, ma non solo, legato ai Saints da una vita
Negli anni ’80, ’90 e primi 2000, la First Division prima e la Premier League poi ci hanno regalato grandi storie di Football. Spesso ci sono state raccontate le imprese di calciatori fenomenali che hanno rifiutato grandi clube ingaggi importanti per l’amore per certi colori. Ricordiamo per esempio Gerrard, Carragher o Shearer, senza dimenticare poi Lampard, Scholes e molti altri. Tra questi c’è anche Matthew Le Tissier, idolo del Southampton che ha dedicato la sua carriera alla squadra che ha sempre amato. Le God (non un soprannome qualunque) è stato d’ispirazione per moltissimi giovani ragazzi tifosi dei Saints e non solo. Tra questi ci mettiamo anche James Ward-Prowse, attuale centrocampista del Southampton nato però a Portsmouth, città degli storici rivali dei biancorossi.
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Nascere a Portsmouth e diventare una stella del Southampton: la strana storia di James Ward-Prowse
Il 1 novembre 1994 viene al mondo James Ward-Prowse nella città più blu dell’Hampshire, ovvero Portsmouth. Il luogo è quello dove sorge l’omonima squadra, di cui, a quanto dicono, sia un grande tifoso. Alcune voci sostengono infatti che l’attuale numero 8 del Southampton sia un appassionato dei Pompey, tanto da aver avuto l’abbonamento allo stadio da piccolo. Sicuramente la sua famiglia, di forte fede biancoblu, ha spinto per fargli amare quei colori, ma il calcio e la vita hanno riservato a Prowsey un altro destino. Nel 2003 sceglie l’altra sponda, quella biancorossa, venendo ingaggiato nelle giovanili dei Saints, casualmente un anno dopo il ritiro di Le Tissier.
La sua carriera parte come quella di un predestinato: è il nuovo giovane talento del Southampton di cui tutti parlano e che tutti vogliono. Comincia subito a sorprendere non solo nelle squadre biancorosse, ma anche in quelle inglesi: gioca in tutte le giovanili nazionali (under 17, 19, 20, e 21) partecipando al Mondiale 2013 con l’U20, all’Europeo 2015 e al Mondiale 2017 con l’U21.
È il futuro dei Three Lions, e infatti fa il suo esordio in Nazionale maggiore a 22 anni nel 2017. Il rapporto con Southgate, però, non è dei migliori, tanto che il CT lo ha lasciato a casa non solo per gli Europei 2021, ma anche per i più recenti Mondiali in Qatar 2022. Un finale veramente amaro per un giocatore del suo calibro.
La nobile arte dei ‘free-kicks’
Ward-Prowse dimostra fin da subito ottime qualità tecniche e doti balistiche, tanto da esordire in League Cup a soli 16 anni e in Premier League a 17. Cresce come un centrocampista che non spicca in quanto a fisicità, data la bassa statura e la sua corporatura esile, ma con un magico piede destro che fa sognare tutto il St. Mary’s. Prowsey ha un’intelligenza tattica superiore, che si abbina perfettamente ad un facilità di calcio mostruosa su punizione.
La sua tecnica per calciare questo piazzato al meglio è impressionante e meticolosa: fa rimbalzare la palla a terra con le mani per due volte, poi si sposta guardando la sfera e si pone a 45 gradi rispetto alla stessa, osservando il logo centrale. La rincorsa va a creare l’angolo, al resto ci pensa il tiro, che viene realizzato slanciando la gamba destra e accompagnando il pallone. Con questo ‘rito’ non può mai sbagliare, vanno tutte in buca d’angolo. Attualmente è il secondo miglior marcatore su calcio di punizione nel campionato inglese (16 gol), dietro solamente ad un certo David Beckham (18). L’obiettivo è sicuramente quello di superare l’ex 7 dei Red Devils, uno dei suoi più grandi idoli. Se ci riuscirà sarà merito solo del suo duro lavoro e della magia che riesce a creare con ogni ‘free-kick’.
Un giocatore completo con il biancorosso come seconda pelle
Ward-Prowse, in sostanza, è un calciatore vecchio stampo, un leader silenzioso che in campo guida la squadra. Il numero 8 dei Saints è un mediano che veste i panni della mezzala, un 8 con i piedi da numero 10 e il cuore da numero 6. Un giovane ragazzo di Portsmouth che è riuscito a trovare nei colori biancorossi la sua seconda casa. Dal 2011 non vuole sentire ragioni: il suo presente e il suo futuro è il Southampton, anche quando le cose non vanno per il verso giusto. Fin dai suoi primi passi nel calcio è stato molto discusso ed etichettato come uno dei migliori talenti in circolazione, ma lui ha sempre risposto alle voci di mercato rinnovando il contratto con i Saints.
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“È il miglior tiratore di calci di punizione al mondo. Non vedo nessuno come lui, in questo momento. Nessun giocatore è migliore di Ward-Prowse in Premier League e nel resto dei campionati”.
Pep Guardiola in conferenza stampa, 22 gennaio 2022
Ward-Prowse è ormai un idolo, una bandiera, di quelle sempre più rare nel calcio di oggi. È un ragazzo che con la maglia del Southampton, che ama decisamente più del Portsmouth, sta scrivendo la storia della Premier League, senza ingaggi faraonici o grandi promesse. È un giocatore di elevata caratura, un’icona di questo sport e della Lega.
Dal 19 giugno 2020 veste la fascia di capitano dei Saints, portando in alto con fierezza i colori biancorossi. La storia e la carriera di questo ragazzo sono sorprendenti, come lo è il fatto che di lui si parli veramente poco: è un calciatore speciale dalla mentalità rara. In molti si ricordano di atleti come lui solo dopo il loro ritiro, come Le Tissier o Mark Noble, altra pietra militare del calcio inglese.
La missione finale: salvare il Southampton
Ora però Prowsey ha un’altra missione, forse la più importante di tutti: salvare il Southampton. Il club non naviga in acque tranquille, è nel pieno della zona calda con l’incubo continuo della retrocessione. Da leader e capitano si sta prendendo in mano la squadra per scacciare quello spettro orribile, con l’intenzione di continuare a regalare gioie al popolo del Saint Mary’s che a lui ha dato tanto e che vuole ripagare al meglio.
Immagine di copertina realizzata da PSM Sport, base tratta da: Profilo Instagram di James Ward-Prowse
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Una risposta su “Ward-Prowse, il ‘Pompey’ sulle orme di Beckham”
Giocatore fantastico, che ho avuto la fortuna di vedere giocare più volte dal vivo. Complimenti per l’articolo.