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Kalvin Phillips, “The Underdog”

Kalvin Phillips, “The Underdog”. Spesso snobbato, il centrocampista del Leeds sta conquistando tutti a suon di grandi prestazioni. Con parte del merito che va dato anche a Bielsa…

Quando nelle scorse settimane Southgate ha diramato la lista dei convocati agli Europei della sua Inghilterra, un dubbio ha assalito i pensieri di opinionisti e addetti ai lavori. Grande squadra, tanta qualità, ma poca sostanza in mezzo al campo: chi darà equilibrio ai Tre Lioni? In un simile quesito, alla luce della partita d’esordio con la Croazia, si nascondeva probabilmente un pregiudizio o una sottovalutazione nei confronti di Kalvin Phillips. Il giovane centrocampista del Leeds è stato infatti il migliore in campo. Ha fatto ancora una volta ciò che gli riesce meglio: ribaltare i pronostici, far ricredere gli scettici.

Professori poco credenti

Sin dagli esordi, la carriera di Kalvin Phillips si è sviluppata su un’onda di scetticismo e sfiducia. Nonostante il percorso positivo nel Wortley e il seguente salto nell’academy del Leeds, la squadra per cui fa il tifo, nessuno sembrava disposto a puntare sull’esplosione del centrocampista classe ’95. La leggenda narra addirittura di permessi vietati da parte dei suoi professori. Già, da quanto sembra non gli concedevano l’esonero dalle lezioni nella ferma convinzione che Phillips non potesse aspirare ad una carriera da professionista.

E invece sta diventando grande con il suo Leeds, con i tifosi che gli dedicano robe così. (fonte: Twitter Pedro Martínez Caparros)

Lo status di underdog, di sottovalutato, e per certi versi di ridicolizzato, non ha però scalfito il suo spirito battagliero tipicamente british. Passo dopo passo, il centrocampista ha conquistato ciò che desiderava. La fascia da capitano nelle giovanili del Leeds, l’esordio in prima squadra, il premio di miglior giovane del mese in Championship nell’ottobre 2016. Un’escalation importante, che diventa inarrestabile dopo l’arrivo in panchina di Marcelo Bielsa.

L’avvento del profeta argentino è una manna dal cielo per il ragazzo. Bielsa infatti ne limita i difetti comportamentali e fisici e lo sgrezza definitivamente dal punto di vista tattico, regalandogli quella maturità e quella forma che lo portano a diventare un pilastro del suo undici. Così Phillips prosegue nel suo sogno, conquista la promozione in Premier e subito dopo la convocazione in Nazionale, ancor prima di esordire in massima serie. Da underdog, as usual.

Caratteristiche di Kalvin Phillips

Anche se in patria si divertono a paragonarlo ad Andrea Pirlo, affibbiandogli il soprannome di “The Yorkshire Pirlo”, il centrocampista inglese ha poco a che fare con l’ex calciatore di Milan e Juventus. Le sue caratteristiche somigliano più a quelle di un vecchio centromediano metodista, con vocazione però più dinamica, in virtù della sua eccezionale polivalenza. Se da un lato Phillips dimostra una grande abilità con il pallone tra i piedi, soprattutto nei lunghi passaggi in avanti, dall’altro si rivela particolarmente prezioso da schermo del centrocampo.

Alla qualità tecnica nel palleggio, l’inglese aggiunge dunque un’ottima capacità di fare filtro, tipica dei migliori centrocampisti difensivi. Sempre lucido e preciso nel prendere posizione e nel ricevere o recuperare palla, Phillips deve queste sue abilità agli insegnamenti di Bielsa, che sfrutta la sua versatilità chiedendogli spesso di abbassarsi nel ruolo di centrale difensivo in fase di impostazione nel suo 3-3-1-3.

L’intuzione di Bielsa ha aumentato oltremodo la sua consapevolezza tattica, valorizzando così anche la sua capacità di giocare con pochi tocchi e di servire con precisione il pallone. Il gioco aggressivo del Leeds ha poi dato ritmo ed intensità alle sue prestazioni, un aspetto rivelatosi decisivo nella gara con la Croazia e potenzialmente un valore aggiunto per il possibile salto del ragazzo in una big europea.

Exploit

L’ottima stagione disputata con il Leeds, la prima in Premier League, e l’evidente crescita dal punto di vista tecnico e tattico non erano però bastate per convincere la critica della bontà della scelta di Southgate di convocarlo agli Europei. Il suo nome sembrava stridere con le ambizioni dell’Inghilterra, a maggior ragione nell’inaspettata veste di titolare. Contro la Croazia, infatti, Kalvin è partito dal 1’ a sorpresa: preferito a Bellingham, ha guidato il centrocampo degli inglesi con autorità e leadership, stupendo tutti.

In un ruolo parzialmente diverso da quello ricoperto al Leeds, con maggiore libertà tra le linee, Phillips ha fatto saltare il banco, rovesciando quella che almeno in apparenza era la qualità superiore del centrocampo avversario. Al suo primo vero test internazionale, il classe ’95 ha tenuto testa a mostri sacri come Modric e Brozovic, imponendo la sua pulizia di gioco (94% di passaggi riusciti) e trovando l’assist per il gol decisivo di Sterling.

Come d’incanto, o forse no, la grinta e la positività di Phillips sono diventate qualità imprescindibili per l’Inghilterra, venendo elogiate su larga scala anche da campioni del calibro di Ballack e Ozil. Dopo un simile exploit, come di consueto in queste manifestazioni, il suo nome è subito finito al centro dei rumors di mercato. Che sia vero o no, Euro 2020 potrebbe regalarci l’alba di un nuovo campione: nel nome di Bielsa, “The Underdog” Kalvin Phillips.


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Fonte immagine di copertina: Instagram Kalvin Phillips

Di Domenico Abbondandolo

Nato nel 1996, collaboro per SportAvellino e PianetaMilan. Idealista convinto, credo in un calcio romantico e passionale. Nel tempo libero mi diverto a far dialogare Platone e Guardiola.

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