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Il Tottenham è solo Kane e Mourinho?

Il clamoroso 3-3 contro il West Ham lo ha messo in luce: il Tottenham è ancora “solo” Kane e Mourinho?

Tottenham- West Ham sembrava essere terminata appena dopo 16 minuti di gioco. I padroni di casa conducevano già per 3 a 0 su gli Hammers inermi, quasi ammaliati dall’onnipotenza di Harry Kane, autore di due gol e un assist. Un 3 a 0 che all’intervallo alcuni commentavano come un segnale evidente delle ambizioni degli Spurs di Mourinho e Kane.

Se non fosse che – come ben ha sottolineato Paolo Ciarravano in cabina di commento per Sky – “Le partite in Premier non sono mai finite“. E nei 9 minuti finali un quantomai irredento West Ham ha trovato 3 volte la via del gol, con un incredibile gol del pareggio siglato da Lanzini. Un’esplosione di gioia per gli uomini di Moyes, una doccia gelata per Kane e compagni, costretti a lasciare due punti ormai già intascati.

In una partita che vedeva tornare in campo il figliol prodigo Gareth Bale, Mourinho è stato costretto a subire il secondo pareggio in zona Cesarini, dopo quello del Newcastle United di qualche settimana fa. Due situazioni solo apparentemente sfortunate: degli 8 gol subiti in Premier ben 5 sono arrivati dopo il 76esimo. Mancanza di lucidità o di esperienza?

I leader del Tottenham

Con le recenti cessioni di Eriksen e Vertonghen, il Tottenham ha perso due dei giocatori più rappresentativi e carismatici della sua storia recente. Questi addii non hanno fatto altro che aumentare il peso della leadership sull’ingobbita schiena di Harry Kane, il quale però non sembra affatto soffrirne. Eppure, nonostante sulla panchina sia seduto Josè Mourinho e nonostante in porta ci sia il capitano della nazionale francese, al Tottenham sembra mancare ancora un’ulteriore figura di esperienza e spessore che possa guidare soprattutto il reparto difensivo.

L’arrivo di Matt Doherty, orchestrato dall’onnipresente Jorge Mendes, sembra andare in questa direzione, anche se sicuramente l’ex Wolves non è un profilo di spessore internazionale. A guidare il reparto difensivo si sono alternati Sanchez e Dier al fianco di Alderweireld, senza però trovare ancora una soluzione stabile. Nonostante l’esperienza del nazionale belga, la mancanza di un vero leader difensivo è emersa in maniera sempre più netta per gli Spurs, soprattutto nei concitati minuti finali.

Attacco e difesa: due trend opposti

L’ultimo clean sheet per la squadra di Mou risale alla penultima giornata dello scorso campionato, giocata il 19 luglio. Nei seguenti nove match ufficiali disputati, gli Spurs hanno subito ben 13 gol. Un problema che è passato in secondo piano grazie alle meravigliose prestazioni di Kane e Son e in genere di uno stato di forma della squadra nel complesso. Il bottino di 6 vittorie in 9 partite (considerando i pareggi in extremis di Newcastle e West Ham) dà un’idea del potenziale del Tottenham, ma costituisce anche un campanello d’allarme per i londinesi.

Nella scorsa travagliata stagione, il Tottenham aveva concluso la Premier con la tredicesima difesa (47 gol subiti) e il sesto attacco (61 gol fatti). Un trend che si sta riconfermando in questa stagione e che al momento sta sorridendo agli Spurs. Segnare tanti gol spesso porta a vincere le partite (Manuel Lanzini permettendo).

Gli innesti di Carlos Vinicius e Bale hanno elevato (e non di poco) il livello dell’attacco degli Spurs che, ad oggi, è il migliore della Premier. Questa prolificità tuttavia è figlia delle overperformance di Son e Kane sia in termini di gol che di assist (7 gol rispetto a 2.57 xG per il primo – 7 assist rispetto a 3.21 xA per il secondo). Quando arriverà il calo dei due attaccanti, Bale e Vinicius saranno pronti? E soprattutto, Mou potrà contare su un reparto difensivo in grado di mantenere la porta inviolata?

Un nuovo leader?

In un Tottenham che è sempre più Kane e Mourinho, la fondamentale ricerca della leadership nel reparto difensivo non può che partire dalla coppia ex-Ajax formata da Alderweireld e Sanchez. Soprattutto per il colombiano le prossime saranno partite fondamentali: nelle retrovie scalpita il neo-acquisto Joe Rodon. Che possa diventare lui il leader a sorpresa della difesa degli Spurs? In attacco sia Kane sia il buon Son fanno il loro dovere. Quest’ultimo sta disputando un grande inizio di stagione: gli Spurs si possono affidare anche a lui in termini di leadership oltre ai goal che produce? Per diventare una vera big, il Tottenham ha bisogno di più carisma, dopo questa partita Mou deve dare una svolta e mettere in riga i suoi giocatori.


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Immagine copertina: Instagram hm_son7

Di Umberto De Marchi

Appassionato di tattica e delle storie sconosciute del calcio, sono un grande appassionato di musica e consumatore seriale di podcast.

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