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Ildefons Lima, più di tutti

Ildefons Lima è il simbolo del calcio andorriano che ha conquistato un elettrizzante e longevo primato.

All’Estadi Nacional di Andorra la Vella il 16 giugno 2023 Ildefons Lima è diventato una leggenda del calcio moderno. Già, la storia non è solamente scritta dai grandi campioni, dai goal epici e dalle partite mozzafiato. Anche un ragazzone di 43 anni può guadagnarsi un ruolo da protagonista.

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Essere i primi per primeggiare

Ildefons Lima è “un ambasciatore dello sport andorrano semplicemente perché ne è stato testimone” ha scritto Daniel Storey, affermato giornalista inglese, in un suo articolo. In effetti Lima ha assistito dal vivo all’esordio assoluto a 16 anni della Tricolor in una partita ufficiale, contro l’Estonia. Poco più di sette mesi dopo Ildefons era in campo per la seconda partita della storia di Andorra, sempre contro l’Estonia, il 22 giugno del 1997. Nel match di qualificazione ad Euro 2024 contro la Svizzera, entrando all’86’ al posto di Joel Guillén – in un cambio in cui lo scarto d’età (22 anni) è risultato maggiore dell’età del calciatore sostituito (21) – Lima ha stabilito diversi record.

L’andorrano è diventato il primo giocatore della storia a prendere parte a 7 edizioni di Qualificazioni per gli Europei, dal 1998 al 2024. Inoltre, risulta essere attualmente anche il giocatore più anziano ad aver disputato un incontro nella storia delle qualificazioni europee. Occhio però all’altro ultraquarantenne Lee Casciaro di Gibilterra, anche lui ancora è in attività…

Lima, però, prima di tutto è divenuto il primo giocatore nella storia ad aver giocato per la propria Nazionale per oltre 25 anni. La sua striscia di presenze internazionali è ora la più lunga della storia. Ben 25 anni e 359 giorni, dall’esordio contro gli estoni fino alla partita contro la Svizzera. Superato il vecchio record che apparteneva al gallese Billy Meredith, la cui carriera in Nazionale è durata 24 anni e 365 giorni. Gli è mancato solo un giorno per raggiungere le nozze d’argento con i Dragoni

“La ricetta? Ti deve piacere tanto il calcio e devi avere tanta voglia. Quando vedi qualcosa nascere, ci tieni ovviamente di più. Magari qualcuno giocherà più partite di me perché ultimamente nel calendario calcistico internazionale si gioca forse anche troppo. Ma credo nessuno riuscirà a difendere i colori di Andorra per più di 25 anni. E sono molto orgoglioso di questo”.

Ildefons Lima, intervista tratta da Sottoporta Review Vol.2 (puoi ordinarlo qui!)

Ildefons Lima, icona di Andorra

Ildefons è nato a Barcellona il 10 dicembre 1979, ma si è trasferito ad Andorra quando aveva due mesi. Nella piccola gemma pirenaica incastonata tra Spagna e Francia è cresciuto ed ha imparato a giocare a calcio. Anche se i suoi genitori sono immigrati spagnoli, si sente andorrano al 100%.

La carriera cha ha reso Ildefons simbolo dell’Andorra del pallone si è però sviluppata all’estero. Andorra è bella, ma Lima ribadisce che “dal punto di vista calcistico il Paese può offrire poco. Se qualcuno ha veramente il desiderio di diventare un calciatore professionista, non può restare nella comfort zone.” Se non fosse andato all’estero non sarebbe diventato lo stesso giocatore apprezzato che è oggi.

È quello che dico ai giovani: per migliorare e per cercare di diventare più forti bisogna andare all’estero, per formarsi calcisticamente e umanamente, e non rimanere in Andorra“. A 19 anni è passato all’Espanyol e da lì è partito tutto: Spagna, Grecia, Messico, Italia (Triestina due volte) e Svizzera. È tornato a giocare per un club di Andorra in Primera Divisió solo a 33 anni, da giocatore affermato, vincendo con il Santa Coloma e l’Inter Club d’Escaldes più di dieci titoli nazionali.

Lima è attualmente tesserato con la seconda squadra di Futbol Club Andorra, squadra che milita in Liga 2 guidata dal presidente Gerard Piqué. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, spera in un ruolo dirigenziale alla Federació Andorrana de Fútbol per promuovere e migliorare il movimento calcistico all’interno del Principato. In campo o fuori Ildefons è riconosciuto come un leader carismatico, di grande morale e dai valori sani.

“Bisogna mettere in testa ai ragazzi che siamo Andorra, è la nostra realtà. Dobbiamo andare in campo per dare tutto. Poi qualche volta può succedere anche un miracolo, ma vale sempre la pena provarci. Quando sono in campo cerco sempre di trasmettere la mia grinta a tutti affinché possano dare il loro meglio, dico loro che bisogna mettercela sempre tutta, di lottare fino all’ultimo. Noi rappresentiamo un Paese, sappiamo che è molto piccolo e destinato a tante sconfitte, ma comunque vada bisogna essere orgogliosi di rappresentare quella maglia”.

Ildefons Lima, SR #2

Ildefons ne ha fatta di strada in tutti questi anni e ha aiutato tantissimo il suo Paese, che ha veramente a cuore, attraverso il calcio. Adesso egli è identificato come il modello giusto da seguire per i giovani andorriani che si affacciano nel mondo del calcio. All’Estadi Nacional di Andorra la Vella – che vale la pena ricordare è la capitale più alta d’Europa con i suoi 1.023 metri – il 16 giugno 2023 Ildefons Lima è diventato una leggenda del calcio moderno. E qui forse un giorno dedicheranno una targa, una statua o addirittura lo stadio stesso ad Ildefons Lima, símbol d’Andorra.


Immagine di copertina realizzata da PSM Sport, visita il loro sito

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Di Cosimo Giordano

Opinionista sportivo nel tempo libero, founder di Sottoporta, amo la pizza e il calcio internazionale. Sono quel tipo che ogni tanto ripensa alla carriera di Pauleta e che va a curiosare sulle rose del campionato australiano.

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