Categorie
Europei Storytime

Spagna-Malta 12-1: la differenza reti dei limoni

Gli Europei del 1984 hanno visto trionfare i padroni di casa della Francia, trascinati da Michel Platini anche nella finale contro la Spagna. Già, la Roja, quella nazionale che mai avrebbe pensato di partecipare a quell’edizione.

Per arrivare agli Europei del 1984, la Spagna ha dovuto compiere un’impresa incredibile, anche se altri sostengono abbiano commesso uno degli atti più ostili della storia del calcio.

Una differenza reti da stravolgere

Sabato 17 dicembre 1983, l’Olanda di Kees Rijvers batte nell’ultima gara di qualificazioni Malta con un bel 5-0, rafforzando la propria leadership nel gruppo 7. Allora la vittoria valeva due punti e gli olandesi erano così primi a quota 13, a +2 proprio dalla Spagna, con una partita in meno ma con una differenza reti più che rassicurante. +16 per gli Oranje, +5 per gli spagnoli, che per accedere a Euro 84′ avrebbero dovuto fare mattanza nell’ultima partita.

Benito Villamarin di Siviglia, 21 dicembre 1983, la partita decisiva: Spagna-Malta. Gli spagnoli ci credono, ma non troppo. L’avversario è più che abbordabile, ma è necessario sconfiggerlo con almeno 11 goal in attivo per passare. L’Olanda, giocando più che discretamente, quattro giorni prima ne aveva rifilati 5, neanche la metà di quelli che occorrevano agli spagnoli.
Al 4′ la Spagna ha la possibilità di segnare subito con un calcio di rigore a favore e mettere la pratica in discesa, ma Juan Antonio Señor manca terribilmente il bersaglio. Ci pensa allora Carlos Alonso González al 15′ a sbloccare le marcature. Spagna-Malta 1-0.

Mai sentito parlare di Carlos Alonso Gonzalez? Forse se vi dicessimo Santillana avreste le idee molto più chiare. L’attaccante e bandiera del Real Madrid mette a segno una tripletta nel giro di 13 minuti. Nel mezzo però, il momentaneo pareggio di Degiorgio, un tiro deviato da un difensore spagnolo che si tramuta in una palombella beffarda per il portiere Paco Buyo. A fine primo tempo il tabellino recita Spagna-Malta 3 a 1. Ne mancano 9, se tutto va bene.

Una ripresa stupefacente

Non si sa tuttora cosa abbia detto o fatto lo staff del Ct Miguel Muñoz negli spogliatoi, ma i giocatori iberici rientrano in campo carichissimi. Hipólito Rincón è l’attaccante del Betis: per lui, essere al Villamarin, è lo stesso di giocare in casa e naturalmente vuole fare bella figura davanti ai suoi tifosi. Nel secondo tempo allora si ricorda di questo particolare e mette a segno un poker magistrale, che unito alla doppietta di Maceda e ai goal di Sarabia e, ancora, Santillana significano 11 goal.

rimonta spagna malta 12 1
Rimonta clamorosa (fonte: as.com)

Esattamente quelli che servivano se non fosse stato per quel goal di Degregorio o se Señor avesse realizzato quel rigore all’inizio. Chissà invece se quel rigore lo avesse realizzato ma il punteggio, all’88’, non sarebbe stato quello di 11-1. Tante ipotesi. La storia non si fa né con i se né con i ma. E per evitare rimorsi, il centrocampista del Saragozza spara, a due minuti dal termine, una bordata dal limite che vale il 12° goal spagnolo, ma soprattutto il liberatorio +11, lo scarto necessario per ottenere la vetta della classifica.

Spagna-Malta 12-1. Il miracolo è stato compiuto. La differenza reti ha deciso. Olanda a casa, Spagna agli Europei. Una partita incredibile, pazzesca, piena di suspense. La partita perfetta o quasi. Perché all’indomani in molti hanno accusato gli spagnoli di aver corrotto i maltesi.

Ma quel che ha fatto più clamore sono state alcune recenti dichiarazioni di alcuni membri della squadra maltese. Il fratello dell’ex centrocampista Demanuele è stato un bodybuilder e sa cosa accade quando si prendono gli steroidi: “L’energia degli spagnoli era fuori dal comune. Ad alcuni usciva come schiuma dalla bocca, un acido liquido e continuavano a bere acqua”.

Le accuse si fanno più pesanti quando a parlare è stato l’ex CT Scerri.

“Un signore vestito di bianco ci aveva offerto un vassoio di limoni tagliati a metà. I giocatori li avevano succhiati e poi si erano sentiti male, soffrendo vertigini e forte debolezza. Avevo chiesto al medico se erano stati drogati perché avevano perso completamente il senso. Non avevamo le prove, il caso sarebbe finito lì”.

L’ex ct maltese Scerri

Ribaltare il pronostico che li vedeva spacciati per via della differenza reti e arrivare primi grazie a una insperata goleada: ancora oggi quella storica vittoria è nel cassetto dei ricordi più belli dei tifosi spagnoli. Un po’ meno dolce e più amaro invece il ricordo di Malta e dei suoi giocatori. Spagna-Malta 12-1: quegli aspri limoni non sono stati proprio digeriti.


Il meglio del calcio internazionale su Sottoporta: Dove dovrebbe giocare Mesut Özil?

Fonte copertina: Marca

Di Cosimo Giordano

Opinionista sportivo nel tempo libero, founder di Sottoporta, amo la pizza e il calcio internazionale. Sono quel tipo che ogni tanto ripensa alla carriera di Pauleta e che va a curiosare sulle rose del campionato australiano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *