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A Moaña è nato un genio, il suo nome è Iago Aspas

Una maglia del Celta Vigo, il numero 10 sulle spalle e un pallone da accarezzare con il piede sinistro. Tutto questo è Iago Aspas, niente di più. La storia di uno dei più grandi simboli del calcio spagnolo degli ultimi anni.

Moaña è un piccolo paese di soli 18mila abitanti della comunità autonoma della Galizia, in provincia di Pontevedra. Anche Vigo, comune di 296mila persone, è situato nello stessa zona. Questi due luoghi, distanti circa 20 chilometri l’uno dall’altro, all’apparenza sembrano non avere praticamente nulla in comune; invece, essi sono fortemente legati da un lungo filo rosso, chiamato Iago Aspas Juncal.

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Gli inizi di Iago Aspas

Iago Aspas nasce il 1 agosto 1987 a Moaña, in Spagna, paese noto per le sue meravigliose spiagge e coste. Arriva da una famiglia di origini libanesi, come si può vedere anche da alcuni tratti del suo viso. In futuro, infatti, prenderà il soprannome di “El turco” proprio per questa sua particolarità. Come praticamente tutti i bambini, sogna un giorno di giocare con la sua squadra del cuore, ovvero il Celta Vigo. Perciò, all’età di 8 anni decide con la sua famiglia di tentare un provino con Los Celestes, ovvero la società più importante di tutta la Galizia.

Il test con gli azzurri è più complicato del previsto, non tanto per le esercitazioni sul campo, quanto per alcune questioni burocratiche. Infatti erano ammessi solo ragazzi nati nel 1986 e lui, essendo dell’87, non avrebbe potuto partecipare. “Il piccolo ragazzo di Moaña”, come verrà chiamato nelle giovanili del Celta Vigo, mente sulla sua età per superare i controlli e riesce a prendere parte al provino, che ovviamente porta a termine nel migliore dei modi grazie al suo magico sinistro.

La prime esperienza di Iago Aspas al Celta Vigo

Iago Aspas entra a far parte del Celta Vigo nel 1995, svolgendo tutta la trafila delle giovanili fino al 2005. In quell’anno, infatti, è mandato per un anno in prestito al Rápido de Bouzas a causa del suo carattere troppo fumantino. Il 18enne – questa volta l’età è giusta – infatti ha talento, ma perde la testa spesso e molto facilmente. Per questo motivo la dirigenza minaccia di non richiamarlo da Los Aurinegros se non cambia atteggiamento.

Fortunatamente, però, “El turco” si tranquillizza e comincia a lavorare sulle sue qualità, anche se non riuscirà mai a rimanere pienamente lucido nei numerosi derby contro il Deportivo de la Coruña. Infatti impazzisce per O Noso Derbi (nome gallego per la sfida tra Celta e Depor) e da tifoso celestes non può vedere trionfare gli Herculinos. In uno di questi incontri è arrivato anche a colpire con una testata il difensore Carlos Marchena, ottenendo il cartellino rosso.

Il Celta B e i primi gol: la svolta nella carriera di Iago Aspas

Dal 2006 Iago Aspas viene aggregato al Celta B, la seconda squadra degli azzurri, con la quale colleziona 65 presenze e 10 gol. Nella stagione 2008/2009 viene definitivamente aggregato ai “grandi”, anche e soprattutto per aiutare i compagni che rischiavano addirittura la retrocessione in terza serie. Il suo esordio con la maglia del Celta Vigo arriva nel maggio 2009, ma è la seconda presenza ad essere quella più importante e determinante.

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Il 6 giugno 2009, giorno di Celta Vigo – Deportivo Alavés, la carriera del piccolo ragazzo di Moaña cambia totalmente. Nello scontro diretto fondamentale per le sorti del Celta Vigo, il giovane Iago Aspas subentra in campo al 60′ al posto di Oscar Diaz, con la partita ancora bloccata sullo 0-0. Negli ultimi trenta minuti viene scritta la storia: il talentoso ragazzo galiziano prima sblocca il match all’80’, e poi ribalta al 90′ il pareggio di Juanjo degli ospiti. Prima doppietta e salvezza raggiunta per Los Celestes. Per “El turco” è un inizio da sogno. Anzi, da predestinato.

La Segunda Division e la prima folle esperienza in Liga

Dalla stagione 2009/10, Iago Aspas entra stabilmente a far parte dell’undici titolare del Celta Vigo in Segunda División, collezionando sempre più presenze e soprattutto gol. In tre annate cresce in modo esponenziale; mette a referto 36 reti in 112 partite e riporta gli azzurri in Liga. La prima avventura nel massimo campionato spagnolo a 25 anni è da grande giocatore: 12 marcature e 7 assist in 34 apparizioni, con la salvezza ottenuta per un solo punto a discapito proprio dei cugini del Depor. Infatti il suo assist all’ultima partita per Natxo Insa nella vittoria di misura contro l’Espanyol è valso la retrocessione degli Herculinos e la permanenza in LaLiga dei Celestes.

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Il fallimentare trasferimento al Liverpool e il prestito al Siviglia

Nell’estate 2013, dopo la prima folle stagione di Iago Aspas in Liga, il Liverpool mette gli occhi su di lui, offrendo circa 11 milioni di euro per il suo cartellino. L’ormai stella e numero 10 del Celta decide di compiere il grande salto e provare a spiccare il volo con la maglia dei Reds. L’avventura in Inghilterra, però, si rivela un fallimento: “El turco” rimane a secco in Premier League, giocando solamente 14 partite. L’unico gol nel Regno Unito arriva in FA Cup, nel 2-0 contro l’Oldham Athletic. Del fenomenale attaccante azzurro non si vede nemmeno l’ombra: la società inglese decide perciò di scaricarlo, nell’estate 2014, mandandolo in prestito in Spagna, al Siviglia.

Nemmeno l’esperienza in maglia biancorossa è delle migliori, per quanto si siano intravisti dei miglioramenti rispetto a quanto fatto vedere oltremanica. Infatti, in 25 presenze Iago Aspas mette a segno 10 gol, di cui uno in Europa League, contro il Rijeka, e 7 in Coppa del Re. In quella stagione i Rojiblancos arriveranno anche ad alzare al cielo l’ex Coppa Uefa contro il Dnipro, ma l’attaccante galiziano non sarà nemmeno in panchina. Chiaramente il prestito termina senza il riscatto da parte degli spagnoli, che rispediscono “El Turco” in Inghilterra.

Iago Aspas torna a casa: la nuova esperienza al Celta Vigo

Nell’estate 2015, il Liverpool e il tecnico Brendan Rodgers non hanno più intenzione di puntare su Iago Aspas. Insieme a lui vanno via anche Raheem Sterling, Fabio Borini e Steven Gerrard. L’unico modo che il galiziano ha per ritrovare la sua miglior condizione è quello di ritornare a casa: per questo il 12 giugno 2015 diventa di nuovo un giocatore del Celta Vigo.

“…certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi, e poi ritornano…”

Testo di Amici Mai di Antonello Venditti

Il nuovo Iago Aspas in maglia numero 9 è un attaccante che ha raggiunto la piena maturità calcistica. Nella sua prima stagione il figliol prodigo mette a segno 18 gol e 5 assist in 40 partite, portando il suo Celta Vigo al sesto posto in classifica che vale la qualificazione in Europa League. L’annata successiva, questa volta con la 10 sulle spalle, è condita da 28 reti e 8 assist in 49 partite, con un percorso europeo sensazionale. Los Celestes riescono a superare il girone da secondi dietro l’Ajax, battendo poi ai sedicesimi lo Šachtar Donec’k, agli ottavi il Krasnodar e ai quarti il Genk. Sfortunatamente però l’avventura si ferma in semifinale contro il Manchester United, che poi vincerà la competizione. Gli spagnoli, infatti, vengono eliminati dagli inglesi con il risultato di 2-1 complessivo: a nulla è servito un incredibile pareggio per 1-1 ad Old Trafford.

Non solo Celta, c’è anche la nazionale spagnola

La consacrazione di Iago Aspas è totale. Non solo perché è riuscito a raggiungere il grande piazzamento europeo con il Vigo. Nel novembre 2016, infatti, ottiene anche la convocazione con la Nazionale spagnola, quando il CT Lopetegui lo chiama al posto dell’infortunato Diego Costa. Il 15 di quel mese fa il suo esordio con le Furie Rosse nell’amichevole contro l’Inghilterra, realizzando il gol del momentaneo 2-1. Nel 2018 viene anche inserito nella rosa per il Mondiale in Russia, in cui segnerà una sola rete, contro il Marocco nella fase a gironi.

L’ultima presenza ufficiale di “El turco” con la Spagna risale al 7 giugno 2019 nel match contro le Isole Fær Øer, anche se proprio nel marzo 2023 ha ricevuto una nuova chiamata. Infatti, il nuovo CT De la Fuente ha deciso di convocarlo in Nazionale a quattro anni di distanza dall’ultima volta. È sceso anche in campo, prima contro la Norvegia e poi contro la Scozia nelle Qualificazioni al Campionato Europeo 2024, senza però andare in rete.

La consacrazione di Iago Aspas: record su record

Dalla stagione 2017/18, la carriera di Iago Aspas è continuata a livelli altissimi: è a tutti gli effetti il simbolo del Celta Vigo e riesce a mantenere la squadra in massima serie a suon di gol e assist. Infrangendo record su record, è stato praticamente incoronato come miglior giocatore di tutti i tempi de Los Celestes. Infatti è ormai da tempo il calciatore con il maggior numero di presenze nella storia della società (446 and counting…), dopo aver superato Hugo Mallo e Mostovoy. In più, egli è anche il miglior realizzatore di sempre della formazione galiziana con 196 gol (and counting…). Al secondo posto c’è Vladimir Gudelj, staccato a quota 72. Come se non bastasse, l’11 marzo 2023 ha raggiunto un altro splendido traguardo: con la doppietta al Rayo Vallecano è divenuto uno degli otto giocatori che hanno segnato almeno 11 gol ne La Liga per otto stagioni consecutive. I suoi ‘colleghi’ sono Suarez, Messi, Cristiano Ronaldo, David Villa, Di Stefano, Hugo Sanchez e Pahinho. Una discreta compagnia.

Iago Aspas: un simbolo, una stella, una bandiera

Iago Aspas ha rappresentato e rappresenta ancora una delle storie più romantiche ed emozionanti del calcio moderno. Un grande campione, un simbolo e una stella del calcio spagnolo che spesso viene ingiustamente dimenticato. Una bandiera in pieno stile anni ’90, il perfetto esempio del topos letterario del bambino che ha coronato il sogno di una vita non vincendo trofei, ma semplicemente giocando per la squadra di cui è sempre stato tifoso. Ogni partita non può che ringraziare il suo popolo buttando la palla in rete e baciando lo stemma del Celta, a riprova dell’amore verso i colori azzurri.

Una maglia del Celta Vigo, il numero 10 sulle spalle e un pallone da da accarezzare con il piede sinistro. Tutto questo è Iago Aspas, niente di più. Un niño, partito da Moaña, che è diventato rey con indosso i colori del suo cuore, quelli celestes.


Immagine di copertina realizzata da PSM Sport, base tratta da

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Di Andrea Castellano

Classe 2003, da Roma. Aspirante giornalista e amante del Fútbol.

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