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E’ tornato lo squalo Negredo

Dopo 4 anni di assenza dalla Spagna, Álvaro Negredo si rimette in gioco a 35 anni con la maglia della neopromossa Cadiz.

Punta centrale di peso, un fisico imponente unito ad una buona tecnica, caparbietà ed opportunismo mixati ad una predisposizione alla giocata acrobatica. Tutto questo è Álvaro Negredo, appartenente a quello stampo di centravanti spagnoli implacabili sotto porta, bomber di mestiere e predatori d’area di rigore. Profili come quelli di Roberto Soldado o Fernando Llorente, autentici numeri 9 attorno ai quali girano le manovre offensive della squadra. Tutti nati nel 1985.

Nello specifico, Negredo nasce il 20 Agosto dell’85 a Madrid, nella zona di Vallecas. Dopo aver trascorso il periodo delle giovanili nel Rayo Vallecano, viene acquistato nel 2005 dal Real Madrid, che lo manda a fare esperienza nella squadra riserve del Castilla. Nei successivi due anni verrà convocato in prima squadra per alcune partite di coppa nazionale, ma non entrerà mai in campo. Arriva comunque a 18 gol in 40 presenze di Segunda.

Primi passi in Liga ed in Nazionale

L’anno successivo Negredo approda finalmente in Primera Division con la maglia dell’Almeria, fresco di promozione. Gli andalusi vogliono mantenere la massima categoria mentre Negredo apre le porte della sua avventura nella Liga delle grandi di Spagna. In due anni lo score è di 31 reti in 73 presenze, un contributo fondamentale per la duplice e tranquilla salvezza dell’Almeria. Il Real Madrid non rimane a guardare ed esercita il diritto di recompra sul giocatore.

Ottenuti i 5 milioni per riportare Negredo a Madrid, il Real sale di nuovo sulla giostra e vende Negredo per il triplo della cifra. Da un’andalusa all’altra, l’acquirente stavolta è il Siviglia di Luis Fabiano e Kanouté, ed anche stavolta il Real si tutela inserendo la possibilità di riacquistare il giocatore entro due anni.

Il periodo all’ombra del Sánchez-Pizjuán sarà il più fortunato della carriera di Negredo. Dal 2009 al 2013 si contano 180 presenze e 85 gol siglati fra Campionato e Coppe con la maglia dei sevillani, con i quali porterà a casa una Copa del Rey nel 2010.

Come soddisfazione personale, Negredo vincerà due volte il trofeo Zarra, che premia il calciatore spagnolo più prolifico del torneo: nella stagione 2010-2011 segna 20 gol, in quella del 2012-2013 si supera raggiungendo quota 25; meglio di lui solo Messi, Ronaldo e Radamel Falcao. Presto gli verrà affibbiato il soprannome “El Tiburon”, lo Squalo, per la rapidità e la ferocia di Álvaro in area di rigore.

Nel 2009 arrivano anche le prima chiamate in Nazionale, ed i suoi primi gol contribuiscono alla qualificazione della Spagna ai Mondiali del 2010, per i quali tuttavia non verrà convocato. Negredo sarà presente invece agli Europei del 2012, anche se non conterà più di una sola presenza nel torneo. A sua discolpa, la concorrenza per una maglia da titolare nella Roja è sempre stata agguerritissima.

Due volte la Premier, con il Valencia nel mezzo

Visto che il Real Madrid non eserciterà il contro-riscatto, Negredo non esordirà mai in camiseta blanca; su di lui si fionda l’interesse degli sceicchi del Manchester City, che portano a Londra sia lui sia il compagno e uomo assist Jesus Navas. Quest’ultimo passerà 4 anni in maglia City dove raggiungerà l’apice della sua carriera prima di tornare al Siviglia nel 2017; Negredo, al contrario, anche a causa di troppi infortuni non troverà mai una vera e propria dimensione. Più che uno squalo, Álvaro si sente un pesce fuor d’acqua.

Nel 2014, ancora fermo ai box, viene dunque parcheggiato in prestito al Valencia, orfano di Soldado. Tornato disponibile accusa il colpo perdendo un po’ di incisività in area di rigore, ma non fa mai mancare l’impegno e la volontà di aiutare la squadra. Riscattato dopo la prima stagione, con 18 gol e 8 assist in due anni lascia un flebile ricordo nella memoria dei Murcielagos valenciani.

La concorrenza fra gli attaccanti del Valencia è così elevata da non lasciare opportunità allo Squalo di Vallecas: Negredo chiude le valigie e si prepara ad una nuova avventura in Inghilterra, stavolta con la maglia del Middlesbrough appena promosso in Premier League. Il miracolo compiuto agli esordi con quell’Almeria neo-promossa, questa volta non si ripete. I 10 gol raccolti da Negredo nel corso della stagione non evitano la retrocessione del Boro, che non può permettersi di riscattare l’attaccante.

Istanbul e Dubai, prima di Cadice

Il Valencia ha un parco attaccanti troppo ampio, Negredo non rientra più nei piani. Lo Squalo cerca nuovi lidi in Turchia, ma la sfortuna colpisce anche in Anatolia: il contratto firmato con il Beşiktaş prevedeva tre anni, tuttavia i problemi economici del club dovuti alla svalutazione della lira turca non permette alla società di sostenere l’ingaggio del giocatore.

Trasferitosi a Dubai, Negredo cerca la propria fortuna all’Al-Nasr, società degli Emirati Arabi che lo acquista gratuitamente. In 47 presenze mette a segno 26 gol in Arabian Gulf League, dove sembra poter terminare la propria carriera da giocatore. O almeno, così si pensava fino a luglio.

Il Cadiz di Álvaro Cervera ha dominato questa stagione di Segunda Division ed è salito meritatamente in Primera Liga, presenza che mancava da 15 anni. Gli andalusi ora si affidano ai gol di Negredo, che a 35 anni appena compiuti può dimostrare di avere ancora la fame e la perfidia dello squalo. La bestia di Vallecas è tornata a caccia.


Fonte Immagine Copertina: Instagram Negredo

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Di Filippo Serio

Genovese edizione 1996, condivido il compleanno con la leggenda Bruno Pizzul.
Non sapendo giocare a calcio, metto creatività ed originalità nel raccontarlo.
I miei film preferiti sono le pellicole di Tarantino e le partite di Xavi Hernandez.

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