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Analysis: Bayern Monaco-Arminia Bielefeld

90 minuti di pura follia in Baviera. Bayern Monaco e Arminia Bielefeld trasformano un tranquillo posticipo del lunedì sera in una delle partite più divertenti di questa Bundesliga.

Doveva essere il più tranquillo dei posticipi del lunedì sera, una passeggiata defaticante per i Campioni del Mondo, reduci da tre partite in sette giorni sotto il sole cocente del Qatar. Una di quelle partite in cui il Bayern Monaco attacca per 90 minuti e, nonostante gli strenui tentativi degli avversari di condensarsi negli ultimi 25 metri, dilaga inesorabilmente. La stanchezza e il campo completamente innevato per i primi 45’ hanno fatto sì che la partita contro l’Arminia Bielefeld prendesse una piega diversa, rendendola ben più complicata del previsto.

La squadra di Flick è scesa in campo con una formazione inedita, alla luce delle assenze di Müller e Gnabry, con Alaba mediano al fianco di Tolisso e Choupo-Moting nella inedita posizione di trequartista alle spalle del solito Lewandowski. Davanti a Neuer, spazio per la coppia Süle-Hernandez, mentre Sané e Coman presidiano le fasce con alle spalle Bouna Sarr e Alphonso Davies.

L’Arminia Bielefeld di Neuhaus ha risposto al 4-2-3-1 dei padroni di casa con un modulo speculare, già utilizzato in precedenza contro Wolfsburg e Lipsia. Brunner, Pieper, Nilsson e Laursen davanti a Stefan Ortega, autentico protagonista dell’incontro. Spazio quindi a Prietl e Kunze davanti alla difesa, con il trio Doan, Vlap e Voglsammer alle spalle dell’unica punta Fabian Klos.

Il primo tempo

Il manto candido dell’Allianz Arena funge da cornice pittoresca ad un match che si preannuncia più complicato del previsto ancor prima del fischio d’inizio. La nevicata che accompagna ininterrotta le due squadre e il campo in condizioni non ottimali penalizzano il possesso palla del Bayern. I bavaresi sono costretti a cercare soluzioni immediate per liberare i due esterni nell’uno contro uno. Al contrario, il nevischio arride agli ospiti. L’Arminia si compatta e passa al nono minuto grazie al primo gol in Bundesliga di Michel Vlap, arrivato in prestito dall’Anderlecht nel mercato invernale.

Sugli sviluppi di una rimessa laterale, Prietl serve il giovane olandese nello spazio creatosi tra Süle e Sarr. Vlap controlla col destro e calcia immediatamente col piede opposto, prendendo in controtempo Neuer. Il gol è frutto di una disattenzione in marcatura di Sarr, che rimane basso e tiene in gioco tre uomini dell’Arminia. Nelle poche presenze collezionate coi bavaresi, l’ex difensore dell’OM è sempre apparso disattento e mal posizionato, quasi come se fosse un elemento estraneo al mix perfetto creato da Hansi Flick.

Dal 23’ iniziano dieci minuti di grazia per Ortega che, aiutato anche dalla neve, sventa tre occasioni per il Bayern e tiene a galla i suoi. Al 24’ ci prova Coman dopo una bella iniziativa personale, ma il tiro è rallentato dalla neve e facile preda del portiere. Quattro minuti dopo è il turno di Sané, che serve con un cross Tolisso, anticipato da un’uscita in extremis del portiere tedesco. L’occasione più pericolosa del primo tempo arriva al 33’ con Choupo-Moting. Imbeccato da Alaba, il camerunense conclude a colpo sicuro, ma Ortega è lucido e nega il gol con una parata complicatissima.

Al 37’ arriva il punto di svolta del match. L’Arminia attacca in maniera confusionaria e guadagna un calcio d’angolo dalla sinistra. Michel Vlap batte forte verso il centro dell’area; Pieper, già autore dell’assist per il gol del vantaggio, svetta alle spalle di Süle e trova il gol del 2-0.

Le statistiche, a fine primo tempo, raccontano di un sostanziale dominio del Bayern Monaco: 6 tiri a tre per i bavaresi e 62% di possesso palla. La squadra di Neuhaus è stata brava a mantenere una buona compattezza nella propria metà campo. E cerca quindi di ripartire sfruttando i due esterni Voglsammer e Doan, sostituito al 41’ da Christian Gebauer.

Il secondo tempo

Il Bayern Monaco inizia il secondo tempo con un piglio ben diverso rispetto alla prima frazione di gioco, grazie anche alle migliori condizioni del campo, ormai completamente svuotato dalla neve. Al 49’ Lewandowski riapre la partita con un gol bellissimo, che lo porta a 25 reti in 20 presenze stagionali in Bundesliga. Alaba riceve a destra da Bouna Sarr, aspetta l’inserimento del centravanti polacco e scodella al centro. Lewandowski controlla col petto, accomodandosi la palla sul destro e calciando al volo sul lato opposto.

Se questa fosse stata una partita normale, il gol di Lewandowski avrebbe dato il la alla rimonta del Bayern Monaco. Sfortunatamente per i bavaresi, l’incontro è tutt’altro che normale. Al primo attacco il Bielefeld realizza il gol del 3-1: Voglsammer riceve sull’out di sinistra e punta Sarr, ancora una volta troppo timido in marcatura. Il cross rasoterra del numero 21 arriva sui piedi dell’accorrente Gebauer, che deve solo appoggiare in rete per battere Neuer. Il gol di Gebauer, così come per gli autori dei due precedenti, è il primo in questa Bundesliga per l’esterno tedesco. Chiamiamole coincidenze…

Il Bayern non ci sta, ed attacca con veemenza in cerca del pareggio. Al 52’ è Sané a rendersi pericoloso, trovando però la buona risposta del solito Ortega. Il gol del 3-2 arriva cinque minuti dopo, sempre da una buona iniziativa di Sané. L’ex Manchester City riceve sulla destra e crossa sul secondo palo, dove Tolisso si fa trovare pronto e batte Ortega con un colpo di testa.

Al 58’ finisce la partita di Sarr, sostituito da Joshua Kimmich. L’ingresso del tedesco sarà determinante per gli ultimi trenta minuti del Bayern, garantendo un possesso palla più fluido ed organizzato. Al 61’ Coman scalda nuovamente i guantoni di Ortega. Il gioco dei padroni di casa continua a crescere, grazie soprattutto alla presenza sulla fascia destra di Kimmich.

Al 69’ il Bayern trova il meritato gol del 3-3. Scambio sulla destra tra Kimmich e Sané, che punta il diretto marcatore e crossa al centro. Il cross del tedesco è respinto debolmente dalla difesa dell’Arminia, e finisce sui piedi di Alphonso Davies che, appena entrato in area, punisce Ortega con un sinistro al volo imparabile.

Il Bayern Monaco ci crede, attacca con insistenza ed al 72’ Lewandowski ha sulla testa la palla del 4-3, ma manca la porta di un soffio. Due minuti dopo è l’Arminia a mandare un chiaro segnale con Cordova, che batte per la quarta volta Neuer e sigla il gol del nuovo vantaggio. Sembra l’epilogo perfetto, ma i sogni di gloria degli ospiti sono spazzati via dal VAR, che annulla il gol per fuorigioco dello stesso Cordova. La squadra di Flick chiude la gara in attacco, non riuscendo però a rendersi sufficientemente pericolosa.

Come ha fatto il Bayern Monaco a non vincerla?

Il Bayern chiude il match con il 64% di possesso palla, 12 tiri nello specchio e 5 grandi occasioni create, numeri convincenti ma non abbastanza da mantenere i 7 punti di vantaggio sul Lipsia. Quello di ieri è il primo pareggio negli ultimi 50 match di Bundesliga del Bayern Monaco contro una neopromossa: fino ad ora i bavaresi avevano portato a casa i tre punti in ognuno dei precedenti incontri con le matricole.

L’Arminia Bielefeld conquista un punto fondamentale in chiave salvezza sul campo più difficile della Bundesliga grazie ad una prestazione corale di assoluto livello e, va detto, alla condizione fisica non ottimale dei padroni di casa. Il pareggio è un risultato deludente per il Bayern Monaco, che forse sembra aver trovato l’unico avversario capace di fermarlo: la neve.


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Fonte copertina: Instagram Arminia Bielefeld

Di Davide Deffenu

Nato a Sassari, studio Economia e Management a Bologna. Appassionato di tattica, sono quello che segue le partite più improbabili.

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