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Enric Gallego: la gavetta spagnola

I primi goal in stagione dell’attaccante di Martorell sono arrivati a fine giugno, con la nuova squadra, l’Osasuna, che lo ha voluto a gennaio. La sua pazienza e la sua perseveranza sono le virtù che lo hanno portato al professionismo.

È il 96′ quando Enric Gallego segna il suo secondo goal con l’Osasuna nel match salvezza contro il Leganes. Sono i primi goal stagionali dell’attaccante spagnolo, una doppietta che sa di liberazione. Dopo l’esplosione in Segunda Division con l’Extremadura e la breve parentesi in Liga con l’Huesca, quest’anno Enric ha mancato l’impatto positivo col Getafe. Solamente 9 presenze complessive con il club madrileno per il classe 1986. Si è tolto lo sfizio di debuttare in Europa League, dove in totale ha raccolto 3 presenze, ma non ha impressionato con gli Azulones. L’altra esperienza di Jaime Mata, Angel Rodríguez e Jorge Molina hanno sentenziato l’impiego di Gallego. E così a gennaio, Enric si trasferisce a Pamplona.

Girovagare umilmente con un sogno

Enric Gallego si può definire un girovago della Spagna. Un esempio di umiltà con una storia veramente incredibile. Niente settori giovanili importanti o altro. Solo all’età di 22 anni Gallego mette piede nella Terza Divisione spagnola. Perché? Per Gallego il calcio è solo una passione da alimentare dopo il lavoro. L’obiettivo primario è quello di arrivare dignitosamente a fine mese. Poi la sera si allena con le squadre locali e si diverte a fare il bomber con gli amici. Ecco. Il bomber. Enric Gallego ha avuto da sempre un istinto da cannibale per il goal. Enric sogna di diventare il calciatore. Chi non lo sogna o lo ha sognato, da giovani, mente. Ma c’è il lavoro di mezzo, e nessuno gli ha mai regalato niente.

Nel 2009 Enric Gallego lavora come camionista e fattorino nella società del cugino di sua moglie. Nel frattempo segna tanti goal con il Premiá. La routine non gli permette di focalizzarsi a pieno sul calcio però. Ogni giorno Enric va al porto di Barcellona per raccogliere i pacchi da doveva distribuire in tutta la Catalogna. A volte anche in Francia. Spesso gli capitava di dover dormire nel letto del camion. E spesso ha rischiato di sbandare e causare qualche incidente. Non è un mestiere facile. 

Ma le sue buone prestazioni al Premiá gli hanno permesso di farsi notare dalla squadra B dell’Espanyol. Una tappa importante della carriera di Enric Gallego è forse quella al Cornellà, nel 2010. Enric cerca di sfondare con il calcio, ma lavora ugualmente lo stesso. Un manager gli offre un contratto per essere l’addetto alle manutenzione di biciclette per noleggio in un negozio a Barcellona. Enric riceve lo stipendio del club e i soldi del suo nuovo lavoro. Camionista, fattorino, operaio edile, manutentore di biciclette, muratore, installatore di aria condizionata. Enric Gallego ha mantenuto negli anni un basso profilo, del tipo: testa bassa e pedalare. Con tanta umiltà. Ma al Cornellà ha capito che poteva farcela. Quel sogno, grazie ai suoi goal, non era poi così lontano.

Inseguire e conquistare

Cornellà-Badalona-Olot-Cornellà. Esperienze utili per arricchirsi ancor di più. Ma dopo l’ultima esperienza col Cornellà in Segunda División B, passa a inizio 2018 all’Extremadura per 50 mila euro conquistando la Segunda Divusión, l’equivalente della nostra Serie B.Nei primi 6 mesi della stagione 2018/2019 segna 15 goal e si fa notare da tifosi, squadre e media.

A gennaio arriva la chiamata dell’Huesca. Enric Gallego sbarca in Liga. Sta vivendo quel sogno che aveva sempre inseguito. A fine mese adesso ci arriva eccome, e non con gli onesti lavori che aveva svolto, ma con un vero stipendio da calciatore. 

“Apprezzo tutto in modo diverso. Prima dovevo alzarmi alle 6, lavorare tutta la mattina e allenarmi nel pomeriggio o la sera. Ora, il fatto che mi alzo solo per andare ad allenarmi, è come un sogno. Io sono di quelli che pensano che le cose succedono perché devono succedere, che ognuno di noi ha il proprio destino. Se la mia storia è un esempio per altri ragazzi, sono felice.”

Enric Gallego

I suoi primi 5 goal nel campionato spagnolo non bastano ad evitare la retrocessione dell’Huesca, ma l’avventura in Liga non è stata un mordi e fuggi. Il Getafe ci ha voluto puntare a inizio dello scorso mercato pagando la clausola da 6 milioni di euro. Gallego ha visto incrementare il suo valore del 12.000% circa in un anno e mezzo. Nei piani dell’allenatore Bordálas però non è considerato una pedina fondamentale e Gallego non ha potuto esprimersi al meglio. Un rammarico.

Eppure, questo gigante di 1,90 cm è un attaccante piuttosto completo: forte di testa, molto mobile, piede sinistro ben educato. Inoltre mette tanta tanta grinta in campo, pressando e facendo pesantemente a sportellate contro le difese avversarie. 

Proprio per questo l’Osasuna lo ha voluto fortemente. Ha deciso molto probabilmente il discorso salvezza con quei due suoi goal. Enric Gallego si è sbloccato e a fine stagione i Rojillos acquisteranno tutto il suo cartellino. La gavetta di Enric ha portato a tutto questo. A 34 anni, un’altra stagione di Liga, un’altra splendida avventura da vivere a pieno.


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Fonte copertina: diariodenavarra.es

Di Cosimo Giordano

Opinionista sportivo nel tempo libero, founder di Sottoporta, amo la pizza e il calcio internazionale. Sono quel tipo che ogni tanto ripensa alla carriera di Pauleta e che va a curiosare sulle rose del campionato australiano.

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